Cicalina africana grave su vite ma attenti ad agrumi e orticole

Gravi danni da cicalina africana su vigneti
Jacobiasca lybica può infestare anche la barbabietola, gli agrumi, varie orticole e diverse specie della flora spontanea. I quadri fitopatologici che crea su vite sono vistosi e preoccupanti, ma il controllo non è impossibile...

L’entomofauna del vigneto è complessa e in continua evoluzione. Negli ultimi anni,  cambiamenti climatici, i movimenti di materiale vivaistico fra Stati diversi, la riduzione del numero di molecole insetticide, i problemi di resistenza e mancanza di selettività delle diverse sostanze attive ecc. hanno ulteriormente modificato il numero delle specie e la gravità delle infestazioni.

Il complesso delle cicaline viticole è risultato sempre molto variegato. Alle “tradizionali” Empoasca vitis (cicalina verde della vite), Zygina rhamni (cicalina gialla della vite), Empoasca decipens (cicalina verdastra) e Scaphoideus titanus (vettore del fitoplasma della flavescenza dorata) si sono aggiunte, negli anni, altre specie che, in determinati agroecosistemi, possono essere responsabili di danni di una certa importanza. Fra queste sono da segnalare Erythroneura vulnerata, frequente in Veneto e Friuli, la cicalina a mosaico (Orientus ishidae), la cicalina nordamericana (Acanalonia conic), la cicalina africana.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Pericolosa per l’elevata polifagia

La cicalina africana, nota in Italia già dal 1942, è conosciuta come anche come cicalina del cotone (Jacobiasca lybica) e può infestare anche la barbabietola, gli agrumi, varie orticole (es. Cucumis melo, Phaseolus spp., Solanum lycopersicum ecc.) e diverse specie della flora spontanea (Portulaca, Mentha rotundifolia, Chenopodium polyspermum ecc.).

La sua pericolosità è dovuta all’elevata polifagia, all’alto numero di generazioni annuali, alla mancanza di formulati insetticidi registrati e realmente efficaci, alle scarse conoscenze sui possibili predatori e parassitoidi.

Gravi danni da cicalina africana su vigneti

J. Lybica provoca ampelopatie simili a quelle causate da E. vitis, generalmente però con quadri fitopatologici più vistosi e preoccupanti. È specie spiccatamente igrofila e termofila. L’adulto è lungo da 2,5 a 3,2 mm, ha colore verde chiaro tendente al giallo e mostra caratteri somatici molto simili a quelli della cicalina verde, dalla quale si può distinguere solo mediante osservazione microscopica. Sverna come adulto su numerose piante erbacee e arbustive; in tarda primavera si sposta su vite svolgendo un numero di generazioni più o meno elevato a seconda delle latitudini: 4-5 generazioni annuali in Sardegna e Sicilia, con picco agosto-settembre; 11 generazioni in Egitto, 7-8 in Medio Oriente.

I danni sulla vite sono dovuti all’attività trofica di tutti gli stadi post-embrionali dell’insetto e si manifestano soprattutto sulle foglie con arrossamenti, accartocciamenti, ispessimenti della lamina fogliare. Come conseguenza delle infestazioni di questo fitomizio si possono avere riduzioni dell’attività fotosintetica e della resa all’esame mostometrico, nonché una ridotta lignificazione dei tralci.

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Controllo non impossibile

La cicalina è particolarmente favorita dalle alte temperature e da una umidità relativa medio-alta; sembra, invece, limitata dai venti forti. Vigneti eccessivamente vigorosi (forme di allevamento, concimazioni, irrigazione) avvantaggiano l’insetto. Riguardo la sensibilità varietale, le cultivar a bacca rossa appaiono maggiormente suscettibili, e fra queste, in particolare, il Nero d’Avola, Merlot, Primitivo, Cabernet ecc. Per la difesa è fondamentale il monitoraggio visivo e per mezzo di trappole cromotropiche. In via cautelativa, in ambienti favorevoli e su cultivar particolarmente sensibili, la semplice presenza della cicalina deve allertare il tecnico e l’agricoltore per mettere in atto tutti i possibili mezzi di contenimento.

Oltre gli insetticidi classici, sembrano avere una buona azione gli oli minerali estivi e alcuni oli vegetali. Una buona azione repellente è da tempo riconosciuta alla poltiglia bordolese.

Fondamentali saranno, in futuro, studi approfonditi sui nemici naturali dell’insetto, sulle soglie di danno e sulla selettività dei prodotti fitosanitari, impiegati nella tradizionale difesa della vite, nei riguardi degli antagonisti della cicalina.

Cicalina africana grave su vite ma attenti ad agrumi e orticole - Ultima modifica: 2023-09-20T17:22:22+02:00 da Roberta Ponci

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