Burro e olio in slow motion, Grana e Parmigiano in accelerazione

prezzi dei prodotti agricoli 11 marzo 2019
Le quotazioni rilevate da Ismea nella settimana dal 4 al 10 marzo 2019. Oltre ai prezzi di materie grasse e olio extra vergine di oliva, in ribasso anche quelli dei vini comuni e Igt. Prezzi stabili per i suinetti della pezzatura più piccola e i bovini da macello

Caseari

La prima settimana di rilevazione del mese di marzo ha evidenziato un rallentamento negli scambi e un andamento flessivo abbastanza marcato dei prezzi delle materie grasse. Per zangolato le contrattazioni già ad inizio settimana su Milano chiudevano con un ribasso di 10 centesimi (2,10 euro al chilo). Trascinate da tale dinamica flessiva anche tutte le altre borse merci, con valori in calo sempre di 10 centesimi rispetto ai listini della scorsa settimana. Unica per il momento a tenere confermati i valori è Modena. Per ciò che concerne i due formaggi grana nazionali la settimana in analisi evidenzia sul fronte degli scambi una buona dinamicità, con tutti i listini in tenuta su tutte le borse merci. Le medie nazionali per entrambi si collocano su livelli di prezzo superiori rispetto a quelli registrati nella medesima settimana dello scorso anno.

Avicunicoli

L’andamento dei prezzi nel mercato del pollo della prima settimana di marzo registra un aumento medio del +2,01%, trainato dalle piazze di Arezzo e di Forlì. Il tacchino manifesta un lieve ribasso, inferiore al punto percentuale ma sufficiente ad arrestare il trend di rialzo tendenziale segnalato la scorsa settimana. Il prezzo dei conigli vivi si manifesta statico, al contrario del prezzo delle carni cunicole che registrano una flessione del -3,27% trainata dalla piazza di Palermo (-7,34%) e in misura minore dalla piazza di Milano (-2,02%). Il mercato delle uova in guscio è in fase di contrazione sia congiunturale che tendenziale, registrando un ribasso del -2,11% rispetto alla scorsa settimana e restando del -15% al di sotto dei prezzi nello stesso periodo dello scorso anno.

Bovini

La prima settimana di marzo è caratterizzata da una generale stasi dei prezzi medi rilevati nel mercato dei bovini da macello. L’intera categoria ha mostrato infatti un calo del -0,13% rispetto alla scorsa settimana, e resta inferiore alla stessa settimana del 2018 del -5,59%. Le variazioni congiunturali degne di nota sono per la carne di vitello sulla piazza di Milano (busti – 4,20%; selle -2,17%) e per il vitellone da macello incrocio francese sulla piazza di Padova (-2,12%). Tali variazioni rappresentano una continuazione della tendenza, infatti i busti di vitello presentano un calo tendenziale del -9,65%, le selle del -2,64%, e il vitellone incrocio francese su Padova -3,43%.

Suini

La tendenza dei suinetti stabilita nella seduta della Cun del 7 marzo risulta essere non uniforme; stabili risultano le pezzature più piccole 7 e 15 kg, in crescita le categorie tra i 25 kg e i 65 kg mentre risultano in calo le pezzature più pesanti 80 e 100 kg. Relativamente ai suini da macello la tendenza è registrata in calo uniforme sia per il circuito tutelato che per quello non tutelato, la taglia pregiata del circuito tutelato in flessione di 0,032 centesimi. Per quanto riguarda i tagli della carne suina stabili risultano essere i lombi e le cosce con la pezzatura più piccola, in calo quelle con la pezzatura più grande. Sono stati registrati, allo stesso tempo, in calo le spalle, la pancetta ed il pancettone.

Olio

Nella settimana dal 4 al 10 marzo il mercato degli oli italiani è risultato tendenzialmente calmo a causa di una domanda in lieve calo. Analizzando i singoli prodotti si è osservato un ulteriore ribasso per il mercato dell’olio extravergine e lampante d’oliva nelle piazze calabre. Risultano invece stabili i prezzi degli oli vergini. In ribasso anche i prezzi degli oli Dop (umbri e toscani) e degli Igp toscani.

Sul mercato all’ingrosso ha trovato conferma l’andamento flessivo delle quotazioni degli oli raffinati, di oliva e di sansa, in gran parte delle piazze rilevate. Per gli oli di semi raffinati (arachide e mais) si è osservata una stabilità su base congiunturale delle quotazioni mentre per l’olio di girasole, nella piazza di Bari, si è avuto un lieve rialzo dei prezzi.

Vino

La prima settimana di marzo si è conclusa con un andamento tendente al ribasso per i prezzi medi sia dei vini comuni sia degli Igt imputabile alla minore richiesta di prodotto. In particolare per i vini comuni bianchi i maggiori cali sono stati osservati nella piazza di Pescara, mentre, per i vini rossi e rosati nelle piazze pugliesi. Il mercato degli Igt è risultato, anch’esso fermo e stabile. Solo sulla piazza di Treviso si è osservato un lieve calo delle quotazioni per gli Igt bianchi mentre per gli Igt rossi e rosati i ribassi hanno interessato solo i prodotti di origine pugliese e il Raboso veneto. Anche per i vini Doc-Docg si è osservato una flessione del prezzo medio all’origine rispetto al mese precedente a causa di una domanda poco propensa all’acquisto.

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Burro e olio in slow motion, Grana e Parmigiano in accelerazione - Ultima modifica: 2019-03-14T17:26:13+01:00 da Redazione Terra e Vita

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