Cereali. Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dal 20 dicembre al 03 gennaio 2013

Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose

Frumento tenero

ITALIA

durante la pausa Natalizia si è continuato a quotare ma a fronte di pochi scambi. L'offerta è bilanciata rispetto alla domanda, ma, in assenza di disponibilità di merce nazionale al di fuori dei grani di forza, si vivono i "ribassi internazionali" delle borse USA e di Parigi. I molini che si erano coperti nei mesi passati (per effetto crisi del Mar Nero) ora sono guardinghi e poco propensi a coperture di complemento oltre il mese. Il 2013 si è aperto al ribasso su tutte le piazze Italiane con sensibile riposizionamento dei grani USA e Canada che hanno beneficiato anche di un cambio euro/dollaro favorevole; non si escludono arrivi di teneri "biscottieri" da oltre oceano.

 

Frumento duro


ITALIA

il mercato del re dei grani continua senza sussulti e tendenzialmente sembra a rischio di flessioni a fronte di una domanda poco pressante e senza fretta di coprirsi. I molini hanno beneficiato dei prezzi stabili delle ultime settimane, puntualmente riforniti da una parte dell'offerta propensa a monetizzare e ridurre le giacenze, mentre l'altra parte si riaffaccerà a breve dopo una pausa nelle vendite sul Nov-Dic 2012 per motivi fiscali. Sul fronte estero gli arrivi continuano a fare pressione psicologica soprattutto nelle piazze del Sud e questo ha calmierato, per effetto domino, anche il Centro Italia. Le scorte presso i trasformatori sono più che sufficiente a mantenere la tendenza di mercato lassa sul Gennaio-Febbraio, poi molto dipenderà dai progressi colturali, dalla domanda del Nord Africa (e possibile export Italiano) e dalle scelte commerciali dei grandi detentori internazionali: Canada in primis. Le borse merci quotano da settimane un logico "invariato".

 

Mais


ITALIA

da alcune settimane si quota come se di mais ve ne fosse in abbondanza, ma la verità sta nel fatto che il nazionale trova diffidenza (per il rischio tossine) da parte della domanda che finora si è orientata più su Francese ed Ucraino. Nonostante tutto la scarsa produzione 2012 troverà sbocchi di mercato, ma a sensibile sconto rispetto all'origine estera e ai cereali a paglia. I mangimifici ed i commercianti assorbono a rilento la produzione nostrana e questo si riflette sulle quotazioni che da settimane sono in costante flessione. Milano e Bologna con dei -2 €/t settimanali riportano il nazionale sotto i 250 €/t arrivo; gli esteri a premio di un 20 €/t.

 

Cereali foraggeri e oleaginose


ITALIA

Cereali Foraggeri: durante la pausa festiva gli scambi sono stati per lo più per merce estera con poca attività sui cereali nazionali. Gli operatori guardano all'evoluzione dei prezzi in Francia (grano e orzo) e di quanto giace sui porti (origini Mar Nero) per capire la tendenza del Gennaio-Febbraio. I prezzi nel complesso si confermano con il tenero sui 268-270 €/t, l'orzo arrivo oltre sui 265 €/t ed il sorgo partenza oltre i 270 €/t.

Oleaginose: il mercato traduce le notizie dal Sud America ed il rafforzamento dell'euro in sensibili cali delle quotazioni della soia che a Bologna si concretizzano in un 5 €/t per la nazionale ed un meno 10 €/t per l'estera.

 

Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.

 

Cereali. Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dal 20 dicembre al 03 gennaio 2013 - Ultima modifica: 2013-01-07T09:55:18+01:00 da Redazione Terra e Vita

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