A proposito della lettera pubblicata su Terra e Vita sulle tariffe dei contoterzisti, segnalo che i terzisti della mia zona (Friuli centrale, alta pianura) non hanno diminuito le tariffe in corrispondenza delle diminuzioni del gasolio, ma a suo tempo non le avevano nemmeno alzate in rincorsa all’aumento del combustibile.
Rilevo e sottolineo, inoltre, che tanti agromeccanici sono stati costretti, a causa della riduzione nazionale del quantitativo agevolato e alla cancellazione di tante posizioni agricole in Camera di Commercio che continuano a fargli lavorare i terreni, a non aumentare i prezzi e spalmare il “plus” di spese da acquisto di gasolio industriale/autotrazione su altri incassi.
Praticamente stanno facendo da volano dei rincari per i piccoli agricoltori, pensionati o lavoratori dipendenti con l’hobby dell’agricoltura nei pochi ettari ereditati da generazioni.