Frumento tenero
NQ ITALIA
i primi tagli al Nord indicano una buona qualità che (al momento) non sembra avere subito danni dalle recenti piogge; rese/ha nella media e domanda che mostra interesse al prodotto nazionale ed ai grani di forza competitivi in prezzo. Gli operatori restano in attesa dei riscontri reologici per sciogliere gli ultimi dubbi su una campagna che è positiva. Il mercato non si esprime anche per la scarsità di scambi che non permette la prima quotazione del 2015/16; su Bologna e Milano tutto “non quotato” ad eccezione dei grani di forza USA e Canada che restano invariati.
Frumento duro
lo scenario cambia di poco con il progredire della raccolta al Centro-Sud ove si registra buona qualità merceologica, con proteina medio-alta a macchia di leopardo e rese altalenanti. I trasformatori sono con scorte basse e questo mette tensione sulla piazza di Foggia, ma anche sulle piazze del Nord che ancora non quotano in attesa dei primi dati “reali” dal campo. L’offerta si fa cauta anche se il livello di prezzo ed il ricavo per ettaro sono già soddisfacenti per il produttore. Le recenti piogge hanno slavato in alcune aree la granella, ma il grane enigma restano le rese e la produzione Italia che dovrebbe attestarsi a ridosso o poco sopra i 4 mio/t. Il Fino Sud vale sui 310 euro/t (+5) partenza con sconti di 5 €/t per il buono mercantile e 10 €/t per il mercantile.
Mais
sul fronte meteo piogge e relativamente basse temperature favoriscono i progressi vegetativi con stima del raccolto 2015 sui 9,2 mio/t, ma aumenta la probabilità di avere danni da malattie (diabrotica) e (forse) tossine. La disponibilità di merce resta eccedente la domanda e l’assenza di novità di rilievo di fatto congelano le quotazioni; resta il differenziale di prezzo sul pronto tra merce Nord-Ovest (bassa qualità) e Nord-Est / d’importazione. All’Ager Bologna e alla Granaria di Milano il prodotto nazionale resta rispettivamente sotto i 160 €/t ed i 140 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali Foraggieri: la trebbiatura è iniziata al Nord con positivi responsi di resa/ha e qualità per orzo e grano; il sorgo è in ottime condizioni vegetative. Sui prezzi l’offerta fatica a trovare domanda e la depressione si evince dal simbolico calo di 1 €/t dell’orzo che vale 167-169 €/t arrivo; stabili i teneri a 186 €/t arrivo e sorgo che resta a premio sul mais a 168-170 €/t partenza. Oleaginose: non si riscontrano variazioni di rilievo per la soia nazionale che non coglie il momento di tensione mondiale e si conferma a 360 €/t partenza; l’estera quota a premio di 7 €/t.
Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita 27/2015 L’Edicola di Terra e Vita