Si chiama Knox ed è il nuovo brand dedicato a dieci nuovissime varietà di lattuga per la IV gamma sviluppate da Rijk Zwaan e presentate ufficialmente agli operatori del mercato in occasione di Lettuce and Leafy Vegetable Conference che si è tenuta ad Antwerpen in Belgio lo scorso 28 settembre.
Le nuove cultivar realizzate dal colosso olandese delle sementi con una ricerca durata 10 anni, hanno la capacità di rallentare il processo di decolorazione delle foglie causata dall’ossidazione dopo il taglio e garantiscono una shelf life nella fase di trasformazione, più lunga di due giorni rispetto alla media. Durante gli anni di ricerca, Rijk Zwaan ha messo in atto dei test per poter verificare se questa caratteristica era presente e l’ha riscontrata in una serra. Il tutto è poi stato confermato da varie prove pratiche e di laboratorio, a seguito delle quali questa caratteristica è stata introdotta il più rapidamente possibile in vari tipi di lattughe (al momento dieci) mediante incroci.
Tramite i crop advisor, i produttori di tutto il mondo possono richiedere delle sementi di prova di queste varietà e nei prossimi anni si prevede un rapido ampliamento dell’assortimento delle varietà con la caratteristica Knox. Si tratta di un’innovazione che offre delle risposte ad alcuni bisogni fondamentali delle aziende di IV gamma.
Innanzitutto perché permette di sottrarre minori quantità di ossigeno dalle confezioni ad atmosfera modificata e quindi di ridurre l’apporto di azoto che determina il cattivo odore all’apertura delle buste. Consente quindi di migliorare la freschezza del prodotto (e perciò anche l’esperienza di acquisto), di tagliare i costi di trasformazione per le aziende nella misura in cui si semplifica il processo di creazione dell’atmosfera modificata e allo stesso tempo apre le porte alla creazione di nuovi mix di lattughe.
Testate dai produttori
«Ci vorranno almeno altri due anni - spiega José Luis Sáiz Moya, Crop - coordinator lettuce di Rijk Zwaan che abbiamo incontrato alla fiera Fruit Attraction di Madrid - per iniziare la commercializzazione su larga scala in tutto il mondo. Dopo la presentazione ufficiale ai nostri clienti, le aziende di IV gamma hanno appena iniziato a studiare queste varietà che non hanno ancora un nome commerciale. Sono innovazioni di iceberg, ad esempio, romana, oppure salanova. In questa fase si sta cercando di capire quanto ossigeno può essere mantenuto dentro le confezioni ad atmosfera modificata e quanto azoto in meno può essere introdotto».
Allungare la shelf-life dopo la trasformazione del prodotto apporta, inoltre, dei vantaggi anche in fase distributiva dal momento che i rivenditori al dettaglio, per fare un esempio, riusciranno a tenere più scorte e ridurre i volumi di rifiuti e scarti.
Tra i produttori che hanno iniziato a testare le nuove varietà ci sono i più grandi player del mercato delle insalate in busta. In Spagna è già partita l’azienda Verdifresh che produce IV gamma per Mercadona, la catena più importante del Paese e che ha una quota di mercato del 50%. Ma stanno sperimentando anche Primaflor e Florette.
«Il prodotto – continua Moya – è in fase di test presso tutti i nostri principali clienti sparsi nel mondo. Non solo Europa ma anche Usa, Australia, Messico, Sud-Africa. L’idea è di incrementare l’assortimento partendo dalle attuali dieci varietà per arrivare a creare un’offerta di prodotto che possa essere coltivata dappertutto e che sia disponibile sugli scaffali durante tutte le stagioni dell’anno. Si tratterà in ogni caso sempre di insalate perché, allo stato attuale della ricerca, è difficile trasferire questa innovazione su altre specie vegetali usate nella IV gamma, come ad esempio pomodori».