Ricerca, sperimentazione e formazione nel settore dell’agricoltura biologica e biodinamica saranno le conseguenze dell’accordo firmato venerdì 7 luglio tra la Fondazione Edmund Mach (Fem) e FederBio, rappresentate dai rispettivi presidenti Andrea Segrè e Paolo Carnemolla.
Il documento sottoscritto avrà una durata triennale e s’inserisce all’interno delle azioni intraprese dalla Fondazione Edmund Mach a favore del biologico. L’auspicio di Segrè è quello che la Fem e miri a un’agricoltura sostenibile sotto l’aspetto ambientale, economico e sociale, dal momento che oltretutto il settore del biologico ha ancora ampie prospettive di miglioramento. «Mi auguro –ha poi affermato Segrè- che, essendo il nostro Ente attivo nella formazione, oggi con il C3A pure a livello universitario, si possa andare nella direzione segnata anche in questo campo per preparare al meglio le future generazioni di agricoltori».
Positivo anche il punti di vista di Carnemolla, secondo il quale: «l'agricoltura biologica è l’innovazione tecnica, organizzativa e di mercato che può dare un futuro sostenibile all’economia agricola e rurale del nostro Paese, dunque è necessario operare sul versante della ricerca, della formazione e del trasferimento delle conoscenze. L’obiettivo comune è costituire un polo di eccellenza per il supporto e lo sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica non solo in Provincia di Trento ma anche a dimensione nazionale e a rete con altre organizzazioni simili in Europa».