«Ho preso questa decisione per ragioni di carattere personale e per l'impossibilità di garantire all'Uiv una piena disponibilità temporale» ha dichiarato Antonio Rallo, presidente dell’Unione italiana vini. Una scelta ponderata e legata al fatto che dopo la morte del padre, «una colonna portante» come lo definisce lo stesso Rallo, i nuovi progetti dell’azienda di famiglia, che ora conduce con la sorella, richiedono la sua presenza. La distanza dalla Sicilia, dove è collocata la sua azienda, e i limiti dovuti alla situazione sono stati quindi le cause di questa decisione. La presidenza passa così temporaneamente nelle mani del vicepresidente dell’Uiv Ernesto Abbona.
Rallo comunque al momento del suo congedo ha voluto dare un’indicazione per l’immediato futuro: «Dopo la recente approvazione del Testo Unico della Vite e del Vino e dopo gli accordi internazionali di libero scambio, traguardi ai quali UIV ha contribuito, confidiamo adesso anche nella nuova legge sull’enoturismo, in corso di approvazione, per completare un disegno importante di riforme da molto tempo atteso e ormai quasi realizzato».
Rallo torna così in Sicilia dove lo attenderanno cento giorni di vendemmia dalla costa orientale a quella occidentale dell’isola.