“Perfrutto” la startup che cambia la gestione del frutteto

Un calibro "magico" consente di prevedere con estrema precisione come sarà il raccolto in termini di quantità e dimensioni dei frutti. Un'innovazione che permette di eseguire azioni precise ed efficaci in campo, oltre a dare la possibilità di programmare in anticipo la commercializzazione nei mercati più adatti

Redditività aumentata dal 10 al 40% e maggiore sostenibilità ambientale del ciclo produttivo grazie alla possibilità di conoscere in anticipo le azioni da compiere nei frutteti, scegliere per tempo i mercati più adatti al tipo di raccolto, ridurre gli sprechi, utilizzare meno concimi, fitofarmaci ed energia. Com’è possibile? Grazie a PerFrutto, algoritmo in grado di prevedere con largo anticipo e accuratezza i volumi dei raccolti e il numero di frutti per ogni classe di dimensione, nato come progetto sperimentale dell’Università di Bologna una decina d’anni fa e oggi in rapida diffusione tra le imprese agricole in tutto il mondo.
La startup che ha reso l’idea un business è Horticultural Knowledge srl: oggi si compone di un team di sette persone e in questi giorni sta chiudendo una campagna di crowfounding che ha raccolto una cifra ben superiore alle attese. La somma servirà per espandere la rete commerciale e per attività di marketing.

La storia
Tutto è nato nelle stanze dell’ateneo emiliano: attraverso progetti di ricerca e dottorati finanziati anche con fondi europei (ad esempio il Por-Fesr nel 2013), l’agronomo Marco Zibordi e i suoi soci hanno messo a punto l’idea di PerFrutto, poi sviluppata all’interno dell’acceleratore Launch Pad, anch’esso gestito dall’università bolognese. Il sistema è valso a Zibordi e al suo team un premio con soggiorno di tre settimane nella Silicon Valley. Poi è cominciata la sperimentazione in alcune aziende e cooperative per la raccolta dei primi dati e la messa a punto dell’algoritmo. Da un paio d’anni il protocollo è ottimizzato ed è iniziata la commercializzazione in Italia e all’estero. Tra le aziende italiane che impiegano questa tecnologia ci sono La Trentina, Apofruit, Granfrutta Zani.

Il sistema
Con “Calibit” il calibro elettronico messo a punto da HK, si eseguono cinque o più misurazioni a stagione su venti frutti di dodici piante per ettaro scelte a caso. Il calibro è dotato di memoria e automaticamente registra e immagazzina le informazioni raccolte. Terminate le misurazioni attraverso un computer e un apposito software si inviano i dati al centro di elaborazione HK che entro 24/48 ore restituirà un report con le informazioni necessarie all’agricoltore per prendere le decisioni più redditizie: grafici e tabelle con andamento della velocità di crescita, la previsione delle pezzature medie al momento della raccolta e la loro distribuzione in classi. Se i valori sono al di sotto delle aspettative è quindi possibile intervenire in tempo reale, gestendo l’irrigazione dell’impianto, oppure operando un diradamento dei frutti.

Leggi l’articolo completo su Terra e Vita 4/2017 L’Edicola di Terra e Vita

“Perfrutto” la startup che cambia la gestione del frutteto - Ultima modifica: 2017-01-31T10:00:47+01:00 da Simone Martarello

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