Una difesa della vite tempestiva e mirata che la renda più sostenibile, più efficace e anche meno costosa. Un traguardo oggi possibile grazie ai sistemi di supporto alle decisioni (DSS, dall’inglese Decision Support System). Uno di questi è Vite.net, messo a punto da Horta, spin off dell’Università Cattolica di Piacenza e utilizzato in viticoltura, ha due componenti principali: un sistema integrato per il monitoraggio in tempo reale dell’ambiente vigneto (aria, suolo, piante, malattie e insetti) e la memorizzazione dei dati; un applicativo disponibile in rete, che, analizzando questi dati con tecniche di modellistica avanzata, fornisce in tempo reale informazioni e allarmi a supporto del processo decisionale.
Come funziona il DSS
Il DSS, quindi, raccoglie, organizza e integra informazioni sito-specifiche sia statiche che dinamiche (per esempio meteo) o attività di monitoraggio (facilitate da uno specifico applicativo su palmare o smartphone) che fluiscono in tempo reale via Gprs. Il DSS immagazzina tutte queste informazioni, le controlla, le analizza tramite modelli matematici, le interpreta attraverso un confronto con regole definite dagli esperti e, infine, fornisce supporti decisionali e allerte che l’utente può utilizzare per prendere decisioni informate circa la gestione del vigneto.
Uno strumento già utilizzato con efficacia da alcune aziende di punta del panorama enologico italiano (la Tenuta Sant'Anna di Genagricola, Fontanafredda e le consorelle del progetto “Vinolibero”, le aziende socie di Giv, gruppo italiano vini, Frescobaldi, solo per citarne alcune), premiato nel 2016 in occasione degli "Organic innovation days" di Bruxelles nell’ambito di un concorso bandito dalla piattaforma tecnologica europea per il cibo biologico e la ricerca e l’innovazione in agricoltura-TPOrganics. Un tema non secondario quello della difesa sostenibile, perché il Pan (Piano d’azione sugli usi sostenibili degli agrofarmaci), stabilisce che la responsabilità dei produttori (anche legale) in termini di difesa sostenibile non riguarda solo i mezzi tecnici utilizzati, ma soprattutto la possibilità di eseguire le corrette scelte riguardo al momento d’intervento.
Modelli per funghi, insetti e clima
Il sistema messo a punto da Horta dispone di modelli per peronospora primaria e secondaria, oidio, botrite, per i principali insetti che attaccano la vite e uno per il bilancio idrico. Secondo i ricercatori che hanno messo a punto il sistema andando a trattare solo quando serve, con i prodotti e i quantitativi adatti, si può arrivare a risparmiare anche il 30-35% l’anno sui costi totali della difesa.
Vite.net dispone anche di un modello capace di prevedere con un anticipo di due/tre giorni i possibili danni da freddo, un servizio che si è rivelato molto utile la scorsa primavera a causa delle gelate tardive che tanti problemi hanno creato tra i filari di mezza Italia. I costi del servizio vanno da un minimo fisso annuale a un massimo variabile in base agli ettari da monitorare. I tecnici di Vite.net parlano di risparmi annui sul ciclo dei trattamenti che variano tra i 200 euro l’ettaro per il biologico ai 300 euro per la difesa integrata, che compensano ampiamente i costi, oltre a incidere notevolmente sull’impronta ambientale della gestione dei vigneti.
Il 7 giugno nel vigneto San Lorenzo dell'azienda Umani Ronchi a Osimo (AN), durante Nova Agricoltura in Vigneto ci sarà un laboratorio dedicato proprio alla difesa di precisione, durante il quale i ricercatori del Diproves (Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili) dell’Università Cattolica di Piacenza spiegheranno ai partecipanti il funzionamento del sistema Vite.net.
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