Frumento tenero, aumenti no stop
Italia
l’offerta di merce è limitata e si stima che gran parte della produzione sia già stata commercializzata; quello che resta non verrebbe immesso sul mercato sia per l’attesa di aumenti che per la volontà di contabilizzarlo nel 2011. Dall’Europa le quotazioni sono elevate e le alternative non europee sono interessanti. La domanda trova la competizione dal settore mangimistico e incontra difficoltà a reperire quello che abbisogna sia in qualità che in volumi. Le semine 2001 sono in sensibile calo e la tendenza all’aumento delle quotazioni è costante con Milano e Bologna che fanno registrare da settimane aumenti di 3-5 €/t su tutte le classi.
Duro, torna la domanda

Italia
il mercato torna a sentire la pressione della domanda e gradualmente si avvicina alle quotazioni europee. I molini ritardatari (nelle coperture) sostengono la domanda sul pronto e sul primo trimestre 2011; l’offerta resta tendenzialmente attendista. La merce comunitaria costa più del nazionale e da Usa e Canada non si registrano vendite di rilievo sull’Italia, anche se continuano le rivendite speculative di origine estera. Le semine sono in forte ritardo e il calo produttivo porterebbe ad un raccolto 2011 molto prossimo ai 3 milioni di t. Milano, con un ulteriore +3 €/t e Bologna, con un + 7 €/t, riaccendono le attese.
Mais, riprendono le borse estere |
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Cereali foraggeri e oleaginose |
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