È stata molto breve la guerra dei cinesi al nostro formaggio gorgonzola Dop che era stato bloccato alle frontiere cinesi e rispedito al mittente per eccesso di presenza di lieviti e fermenti che producono la caratteristica erborinatura.
Il blocco era stato posto in atto a fine agosto ma è stato rimosso il 16 ottobre dopo che le autorità cinesi hanno accertato la conformità del Gorgonzola alle norme relative alla sicurezza alimentare vigenti in Cina.
"La situazione - sottolinea Assolatte che ha seguito in maniera diretta e puntuale la vicenda che metteva a rischio un mercato molto promettente per i formaggi italiani - è stata sbloccata dal Ministero della Sanità cinese, che, in una nota, conferma che questi prodotti - pur superando i limiti previsti dalla normativa cinese per i fermenti e i lieviti previsti - sono sicuri e possono essere commercializzati in Cina". "Si tratta di un risultato - prosegue Assolatte - che arriva al termine di un intenso lavoro da noi sollecitato attivamente che ha coinvolto i Ministeri interessati e il Direttore Generale del Ministero della Salute nella sua recente visita in Cina".
"Risolto il problema contingente - precisa Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte - resta immutata l'esigenza a più lungo termine di collaborare con AQSIQ (l'agenzia cinese per la sicurezza alimentare) per far aggiornare l'attuale normativa sui prodotti caseari, evitando così il possibile ripetersi di nuovi blocchi alle nostre esportazioni".
Su questo tema - aggiunge Assolatte - le ambasciate italiana e francese stanno lavorando ad un incontro tecnico a Pechino, nel corso del quale le autorità nazionali e comunitarie, con le delegazioni degli imprenditori, illustreranno alle controparti cinesi le caratteristiche di sicurezza che l'industria casearia conferisce ai formaggi erborinati.
