La Campania è la prima regione del Sud per valore delle produzioni agroalimentari e vitivinicole a marchio. Questo è quello che emerge dal XVI Rapporto Ismea-Qualivita 2018. Il valore alla produzione si attesta sui 610 milioni di euro, che raddoppia nel valore al consumo con un trend di crescita, per il 2017, del 6,9% rispetto al 2016 e che pesa del 4% sul totale nazionale.
I numeri
In Campania operano, complessivamente, 7.184 produttori di Dop e Igp. Di questi 3.321 si occupano di food e 3.863 operano nel mondo del vino. Mentre le produzioni sono complessivamente 53, a cui si aggiungono 2 Stg. Le 24 tra Dop e Igp del comparto agroalimentare hanno un valore alla produzione di 510 milioni di euro, un dato che fa salire la Campania al terzo posto in Italia per valore di produzione. A tirare la volata è la mozzarella di bufala campana Dop.
La provincia di Caserta con 240,1 milioni di euro (+7%), è infatti al primo posto, seguita da Napoli con 142,4 milioni (+8%), poi Salerno con 141 milioni (+5%), Benevento con 63,4 milioni (+7%) e Avellino con 22,8 milioni (+6%). Nella classifica nazionale del food&wine, tra le prime venti, entra Caserta al diciottesimo posto. Ma nelle classifiche separate, nei primi venti posti del food troviamo Caserta all’ottavo, Napoli al quattordicesimo e Salerno al quindicesimo. Nel wine nessuna provincia campana conquista ancora la top 20, ma le ultime due posizioni superano di poco i 100 milioni.
Il commento di Coldiretti
“La qualità, la tracciabilità e l’indicazione di origine sono le chiavi del successo per il made in Italy e il made in Campania”, ha dichiarato , vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente regionale. “Questi dati – aggiunge – dimostrano in maniera inequivocabile che esiste un valore aggiunto nella tracciabilità. In termini produttivi, se la media della crescita nazionale è del 2,6%, fa ben sperare il dato della Campania che è più del doppio. Tuttavia le potenzialità produttive della nostra regione e lo straordinario patrimonio agroalimentare che possiede riservano ancora ampi margini di crescita”.