«Sembra quasi che qualcuno voglia fare la guerra all'agricoltura pugliese approfittando della Xylella, il che davvero mi manderebbe su di giri, perché approfittare di una situazione del genere, per la quale la Puglia è completamente incolpevole, sarebbe vergognoso». Lo afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, oggi al Mipaaft con l'assessore regionale all'Agricoltura, Leonardo di Gioia, in occasione della riunione del Comitato Fitosanitario Nazionale sulle problematiche legate al blocco della commercializzazione delle specie vegetali a rischio per contenere la diffusione della Xylella. Un blocco che sta mettendo in crisi i vivaisti pugliesi «che rischiano - precisa Emiliano - di licenziare mille persone». (delle proteste del settore vivaistico pugliese ne avevamo parlato qui e qui)
Restituire il "passaporto"
«Una delle misure dell'Unione europea relative alla Xylella - spiega Emiliano - è il ritiro del passaporto proprio per i vivai, una specie di blocco delle piantine che devono essere inviate ai vari clienti in tutte le parti d'Italia e del mondo. Stiamo discutendo oggi delle condizioni della deroga, soprattutto per le piante che non sono portatrici della Xylella, per consentirne lo spostamento: una cosa a cui i vivaisti - evidenzia - hanno assolutamente diritto».
La stagione del pomodoro
«Speriamo - auspica Emiliano - che il Governo comprenda l'urgenza, perché la stagione del pomodoro, per esempio, è adesso. Se i vivai non possono piantare oggi si rischia di perdere la stagione e di avere altri danni oltre quelli che dovranno risarcire a tutti gli olivicoltori a causa della Xylella». «Se la piantina di pomodoro non è portatrice della Xylella - osserva il governatore - non si capisce perché debba rientrare nel blocco". "Insomma - conclude Emiliano - bisogna mettersi una mano sulla coscienza e muoversi».
Ultim'ora: Si è conclusa positivamente la riunione del Comitato fitosanitario nazionale, che ha approvato quasi tutte le richieste della Puglia, leggi qui per maggiori dettagli
27 container di piante ornamentali bloccate al porto di Genova
A conferma della situazione allarmante per il vivaismo italiano, innescata dalla Xyella, sono stati sequestrati nel porto di Genova 27 container che trasportano piante ornamentali dalla Toscana verso la Giordania. «Con la scusa della Xylella - denuncia Coldiretti -viene ingiustamente penalizzato il lavoro dei nostri vivaisti». L'associazione chiede «l'intervento del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi perchè le piante sono state lasciate a terra dopo le operazioni doganali provocando un grave danno agli imprenditori coinvolti con il rischio reale di perdita delle essenze lasciate senza cure». «Si tratta - conclude Coldiretti - di un esempio significativo delle difficoltà che colpiscono il settore florovivaistico a causa dell'assenza di accordi con Paesi e aree strategici per il nostro export, ma anche delle lungaggini burocratiche che affliggono il lavoro degli uffici fitosanitari sul territorio. Si tratta di un mix esplosivo che mette a rischio l'export florovivaistico nazionale, elemento di punta del Made in Italy con un valore delle spedizione oltre confine di oltre 900 milioni in aumento del 6% nel 2018. Il florovivaismo solo in Italia vale oltre 2,5 miliardi e conta centomila addetti su 27 mila aziende diffuse su tutto il territorio nazionale».
La Xylella è utile,fa comodo a perecchie persone, Enti, Regioni, Università, Centri di Ricerca, Ministero, Aiuti da Bruxelles,per non parlare degli speculatori dell’impotazione di oilio di oliva. Perciò non si vuole debellarla; basterebbe infatti ,come ho suggerito già 3 anni fa, l’impiego di tre prodotti (due sistemici al terreno e un a base di rame alla parte aerea)per eliminare la Xylella fastidiosa.
PERCHE’ NON SI FANNO QUESTE APPLICAZIONI?