Fertilizzanti, mercato più ampio e con regole certe con il nuovo reg. Ue

La creazione di un mercato dei fertilizzanti europeo più ampio, con regole certe e comuni, sarà fondamentale per offrire nuovi mercati alle aziende produttrici nazionali. Ce ne parla Claudio Ciavatta nell'editoriale del n. 16 di Terra e Vita

Il nuovo Regolamento Ue sui fertilizzanti rappresenta un grande traguardo per lo sforzo di armonizzare un settore molto ampio ed eterogeneo e nel contempo di dare attuazione ai principi dell’Economia circolare, attraverso la valorizzazione di materiali contenenti elementi nutritivi e carbonio organico derivanti da altre filiere produttive che possano nel tempo affiancarsi alle risorse meno rinnovabili per la produzione di fertilizzanti.

È stato il 27 marzo scorso che il Parlamento europeo, su proposta di regolamento del Parlamento e del Consiglio, ha approvato le norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti recanti la marcatura Ce.

Espletati gli ulteriori passaggi tecnici nelle prossime settimane, ci si attende la pubblicazione del testo sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità Europee entro il prossimo giugno e la definitiva entrata in vigore dopo 3 anni, nel 2022, data in cui sarà abrogato il reg. Ce 2003/2003.

Per salvaguardare le specificità di ogni Paese in termini di realtà pedo-climatiche, di colture e di prodotti fertilizzanti di nicchia, l’armonizzazione del mercato sarà parziale, vale a dire che il nuovo Regolamento coesisterà con le norme nazionali (in Italia con il dlgs. 75/2010, ovvero con il nuovo dlgs che uscirà dal recepimento del Regolamento).

I consumatori disporranno di garanzie, così come oggi, in termini di sicurezza per la salute umana, animale, vegetale e per l’ambiente nonchè di efficienza agronomica dei prodotti che saranno immessi sul mercato con la marcatura Ce.

La grande novità di questo Regolamento sta nel fatto che i consumatori (agricoltori) potranno acquistare, oltre agli attuali concimi minerali Ce, fertilizzanti a marcatura Ce anche per le restanti “categorie funzionali di prodotti” (Pfc): concimi organici e organo-minerali, correttivi calcici e/o magnesiaci, ammendanti, substrati di coltivazione, inibitori, biostimolanti delle piante e miscele fisiche di prodotti fertilizzanti.

La struttura del nuovo Regolamento è sostanzialmente differente dall’attuale Ce 2003/2003 e dal dlgs. 75/2010: non si opererà più con le “Denominazioni del tipo”. Infatti, accanto alle Pfc, avremo le “categorie di materiali costituenti” (Cmc) dove sono indicati i materiali e le sostanze che possono essere usati come componenti per la fabbricazione dei prodotti fertilizzanti.

Il nuovo regolamento fertilizzanti a marcatura Ce ha l’obiettivo di creare un robusto mercato europeo dei fertilizzanti, attraverso un quadro normativo capace di garantire agli agricoltori che i prodotti immessi sul mercato sono efficaci e sicuri.

Una norma, ad esempio, che sull’orma del dlgs. 75/2010 fissa i paletti per una chiara distinzione tra ciò che prodotto fitosanitario e ciò che è biostimolante per le piante.

La creazione di un mercato dei fertilizzanti europeo più ampio, con regole certe e comuni, sarà fondamentale per offrire nuovi mercati alle aziende produttrici nazionali. All’agricoltore permetterà di avere una maggiore scelta di prodotti tradizionali e innovativi da utilizzare, più rispondenti alle specifiche esigenze dell’ordinamento aziendale e anche con prezzi, si auspica, più favorevoli.

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L’autore è del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell'Università di Bologna. E' docente di Biochimica agraria e fertilità del suolo e membro del Comitato scientifico di Terra e Vita. E-mail: claudio.ciavatta@unibo.it.

Fertilizzanti, mercato più ampio e con regole certe con il nuovo reg. Ue - Ultima modifica: 2019-05-16T15:51:21+02:00 da K4

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