Zeno Zorzetto, 28 anni e 28mila idee in testa, è il giovane inventore che ha fondato la Rocky One, start up vicentina che dà anche il nome al proprio prodotto. In realtà quando è nato Zorzetto, la saga del pugile interpretato da Sylvester Stallone era già arrivata al quarto sequel e iniziava ad accusare i colpi subiti da Apollo Creed e Ivan Drago.
La sua proposta è invece studiata proprio per evitare che i viticoltori finiscano “al tappeto” nelle lavorazioni su parete produttiva e sottofilare.
Molta curiosità a Enovitis
Rocky è infatti una nuova risposta alle lavorazioni agricole ripetitive che richiedono il piegamento del corpo e spostamenti laterali. Un agevolatore pensato per essere utilizzato in vigneto e anche per le coltivazioni di frutta e verdura, in serre o allevamenti. Una novità che ha attirato molta curiosità a Enovitis in campo, la fiera dedicata alle tecnologie in agricoltura del 20 e 21 giugno 2019 a Montepulciano (Siena).
«Ci siamo resi conto – spiega Zeno Zorzetto – che nel mercato mancava un agevolatore elettrico che fosse sicuro, silenzioso e rapido allo stesso tempo. Rocky è una proposta nuova per rispondere alle difficoltà che ogni giorno incontra chi lavora in campagna e che, grazie al motore elettrico, lo fa nel rispetto dell’ambiente. Sostenibile e funzionale, con l’obiettivo finale di ridurre i costi ed incrementare la produzione».
Meno inquinamento e meno costi
Motore elettrico, stabilità anche con dislivello, ottima postura per semplificare il lavoro sia in vigneto che in frutteto o in serra. Rocky è lo strumento che non c’era e che rende le operazioni agricole meno inquinanti e meno costose, più produttive e più sicure. Lavora infatti fino al 30% di pendenza, ad una velocità di 3/6 km/h, con possibilità di traino.
Guardia alta: Rocky avanza mentre le mani lavorano
Quello che rende unico Rocky oltre ad un design innovativo e lineare, è la stabilità anche in terreni con dislivello o pendii. Questo accade grazie alle batterie montate sotto la macchina, il baricentro resta così più basso, e le manovre sono più sicure, veloci e naturali. Tra gli altri punti di forza anche le ruote sterzanti e la possibilità di avanzare senza mani in un sedile comodo. La macchina è realizzata al 95% con componenti italiani, ma questo non influisce sul prezzo che rimane competitivo nel mercato (a partire da 1743 + iva trasporto escluso).
Il vantaggio del motore elettrico
Il telaio è robusto, verniciato con polveri elettrostatiche e non zincato, le batterie sono estraibili per poter lavorare con continuità e ha una ricarica con usb. Anche i costi ne traggono beneficio: grazie al motore elettrico si elimina la spesa dei carburanti agricoli ed il risparmio è considerevole. Rocky consuma mediamente 2 euro di elettricità al giorno, contro i 10/20 euro che servono mediamente per muovere un trattore. Il risparmio è anche nella manutenzione: grazie al sistema di trazione a bagno d’olio si elimininano qualsiasi tipo di ingrassaggio o manutenzione ordinaria.
I modelli
Al momento i modelli sono due:
Rocky One – Avanzamento a torsione;
Rocky One – Joystick.
«A breve – anticipa Zeno Zorzetto – usciranno altri due modelli di Rocky. Uno è pensato per il mondo del golf, Rocky green, l’altro per la zootecnica, Rocky Van».
La start up
Rocky One è una start up nata ad inizio 2018 si è sviluppata grazie all’esperienza maturata con Monovip, azienda di veicoli a motore elettrico, e quello di Z.F. srl, azienda di carpenteria. L’idea è nata un anno e mezzo fa e il primo prototipo è stato presentato in fiera a Verona a febbraio 2018. Dopo circa un anno di sperimentazione in campo, è iniziata la diffusione.
Per informazioni: https://rocky-agri.com