Caselli: «Servono misure specifiche per il settore ortofrutticolo»

    Emilia-Romagna
    Simona Caselli, presidente Areflh
    Ortofrutta, fiori e impatto del Covd19: Simona Caselli (Areflh) scrive alla presidente Ursula Von der Leyen. Crisi di mercato, blocchi alle frontiere e mancanza di manodopera pesano come macigni sul settore. Occorrono strumenti di flessibilità nell’applicazione dei piani operativi delle Op e delle altre misure dell’Ocm

    L'emergenza Covid19 e le sue gravi conseguenze economiche stanno avendo conseguenze drammatiche sul settore dell’ortofrutta e dei fiori. Per questo Simona Caselli, presidente di Areflh (Assemblea delle Regioni Europee Frutticole, Orticole e Floricole) prende carta e penna e, in una lettera inviata alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, chiede una rapida adozione di misure di sostegno eccezionali per sostenere gli sforzi degli agricoltori alle prese con una crisi senza precedenti.

    Ursula von der Leyen

    Salvaguardare il libero mercato interno

    Areflh apprezza gli sforzi che la Commissione Europea sta compiendo. Ritiene però che, in queste circostanze senza precedenti, sia di fondamentale importanza assicurare il funzionamento della catena di approvvigionamento e salvaguardare a tutti i costi il mercato interno e le sue quattro libertà.

    «La breve lista di proposte che abbiamo inviato a Bruxelles – spiega Caselli - possono essere attuate rapidamente e con aggiustamenti di bilancio minimi, fornendo al contempo gli aiuti necessari ai produttori ortofrutticoli dell'UE».

    Libera circolazione di merci e di lavoratori

    Salvaguardare il diritto alla libera circolazione dei beni e dei lavoratori in tutta l'UE: L'AREFLH accoglie con grande favore la decisione della Commissione di adottare le

    Le lunghe file alla frontiera con la Slovenia

    "Linee guida per le misure di gestione delle frontiere per proteggere la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali" al fine di mantenere le merci in movimento attraverso l'UE durante l'attuale pandemia, aprendo i valichi di frontiera "corsia verde" per i veicoli merci contenenti tutti i tipi di prodotti. «Ciononostante – specifica Caselli -  è necessario attuare un attento monitoraggio delle perturbazioni della circolazione transfrontaliera, poiché tra alcuni Stati membri persistono diverse restrizioni, causando ritardi che hanno un impatto negativo su merci altamente deperibili come frutta e verdura».

    Un'altra questione critica è la crescente carenza di manodopera derivante dalle politiche di restrizione alle frontiere attuate dagli Stati membri per frenare la diffusione di COVID19. Il settore è fortemente dipendente dai lavoratori agricoli stagionali per garantire la raccolta e il confezionamento dei loro prodotti e l'attuale scarsità di manodopera fa sì che frutta e verdura non vengano raccolte, con notevoli perdite finanziarie per i coltivatori. Pertanto, le decisioni unilaterali prese dai singoli Stati membri per limitare la circolazione dei lavoratori sono deplorevoli e hanno un forte impatto negativo sull'UE nel suo complesso.

    «L'integrità del mercato unico – ammonisce Caselli - deve essere difesa da tutti. Una cooperazione più forte tra i paesi dell'UE per garantire un corretto approvvigionamento di manodopera e consentire la circolazione dei lavoratori stagionali nonché la loro sicurezza sul lavoro».

    Deroghe nella gestione dei Piani operativi

    Approvazione di deroghe eccezionali per la gestione dei programmi operativi da ortofrutta biologicaparte delle organizzazioni di produttori (OP) nel settore ortofrutticolo per l'anno 2020. L'Areflh ha esaminato diverse proposte prioritarie che potrebbero essere applicate rapidamente a livello UE con effetti positivi per tutti i Paesi produttori colpiti dalla crisi. Queste le misure proposte per garantire ai produttori un certo margine di flessibilità e le relative motivazioni:

    • deroga per gli Stati membri sull'obbligo di raggiungere il tasso minimo di controlli in loco sulle domande di aiuto annuali (art. 27, paragrafi 2 e 7, del regolamento UE 2017/892) e per i controlli specifici sulle operazioni di ritiro (art. 29 e 30 del Reg. di esecuzione UE 2017/892).

    Motivazione: nelle attuali circostanze, le autorità nazionali/regionali e gli organismi pagatori non sono in grado di effettuare tali controlli a causa delle attuali restrizioni di viaggio. Pertanto, i controlli devono essere limitati ai controlli amministrativi previsti dall'articolo 26 del Reg. 2017/892 fino alla fine dello stato di emergenza.

    • Aumentare il cofinanziamento comunitario dal 50% al 70% per tutti gli interventi ad eccezione della distribuzione gratuita (già cofinanziata al 100%) mantenendo l'importo massimo dell'aiuto comunitario al 4,6% del valore della produzione commercializzata.

    Motivazione: tale deroga consentirebbe alle OP di ricevere lo stesso contributo finanziario totale e semplificherebbe le procedure di rendicontazione, oltre ad evitare di perdere le risorse già stanziate.

    • Deroga all'articolo 48, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 2017/891 per consentire l'applicazione di misure di raccolta verde e di mancata raccolta per gli ortofrutticoli la cui raccolta e/o commercializzazione è già iniziata nel 2020.

    Motivazione: Per diversi prodotti stagionali (ad esempio fragole, asparagi...) la campagna di marketing è iniziata prima dell'inizio della crisi, rendendoli non idonei a beneficiare delle misure di raccolta verde/non raccolta. Tali prodotti dovrebbero beneficiare di queste misure per la campagna 2020.

    • Deroga per gli Stati membri nella definizione delle percentuali massime del fondo di esercizio da spendere per misura o per tipo di azione per garantire l'equilibrio tra le misure (articolo 27, paragrafo 5, del regolamento UE 2017/891).

    Motivazione: Questa deroga consentirebbe agli Stati membri di accettare programmi operativi modificati a seguito dell'emergenza in termini diversi dalle condizioni stabilite nelle loro strategie nazionali.

    L'adozione delle suddette misure di flessibilità garantirebbe ai produttori un'importante rete di sicurezza senza rilevanti implicazioni di bilancio.

    Attivare le azioni contro le perturbazioni di mercato

    Attivare le misure eccezionali previste dal Reg. (UE) n. 2013/1308 sull'organizzazione comune dei mercati. Areflh ritiene che sia giunto il momento di attivare gli artt. 219 e 222 del Reg. (UE) n. 2013/1308 per consentire l'adozione di atti delegati al fine di adottare le misure necessarie per affrontare le attuali perturbazioni del mercato (come è stato fatto per le crisi dell'Escherichia coli e dell'embargo russo).

    Ciò consentirebbe inoltre agli agricoltori e alle loro organizzazioni di produttori di derogare temporaneamente alle regole di concorrenza per avviare in modo concertato la pianificazione della produzione, il ritiro dei prodotti dal mercato, la distribuzione gratuita o il magazzinaggio dei prodotti comuni. L'attuazione di tali misure garantirebbe ai produttori dell'UE un certo grado di flessibilità e contribuirebbe a stabilizzare l'attuale situazione del mercato. Inoltre, per massimizzare gli effetti stabilizzanti di queste proposte, si dovrebbe prendere in considerazione un approccio settoriale globale che includa anche i produttori non membri dell'OP (secondo regole di applicazione definite dall'UE insieme agli Stati membri).

    Caselli: «Servono misure specifiche per il settore ortofrutticolo» - Ultima modifica: 2020-03-27T01:51:45+01:00 da Lorenzo Tosi

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