Gli eccellenti vini pugliesi sono in gran parte al chiuso delle cantine per il blocco dei mercati esteri, in primo luogo quello degli Usa, ma la formazione sul vino, malgrado l’emergenza Coronavirus, non si ferma. Sicurezza alimentare ed enologica, enoturismo, sostenibilità ambientale, conoscenza dei principali strumenti utili a migliorare i processi interni e gestionali. Sono questi i temi di tre workshop formativi, on line e gratuiti, ideati e promossi dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, rivolti alle aziende vitivinicole che producono la grande doc pugliese.
Tre workshop formativi on line
“La formazione come strumento di sviluppo nel settore vitivinicolo”, questo è il titolo del progetto che, attraverso una piattaforma e grazie alla collaborazione di Sistema Impresa e Confcommercio Taranto, darà il via a moduli formativi in modo da permettere una continuità didattica, senza spostarsi da casa. Tre i temi dalla durata di 4 ore ciascuno: “Vino e sicurezza alimentare” (giovedì 16 aprile – dalle 16 alle 20), “L’enoturismo fra opportunità e innovazione nella Terra del Primitivo di Manduria” (giovedì 23 aprile, dalle 16 alle 20) e “La sostenibilità aziendale e la corretta tracciabilità di filiera” (giovedì 30 aprile, dalle 16 alle 20).
Continuare la formazione rimanendo a casa
«Insieme al Consiglio di amministrazione, per dare un segnale di continuità e di vicinanza alle cantine in questo momento di grande difficoltà, abbiamo deciso di investire sulla formazione – spiega Mauro di Maggio, presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria –. Diamo una possibilità alle nostre aziende di continuare la formazione anche in questo periodo di lontananza. L’intento è quello di tenere vive le nostre passioni e creare un luogo di incontro virtuale. Il Consorzio di tutela continua quindi a fare la sua missione, adattandosi all’emergenza e adottando modalità di formazione on-line. Le adesioni dovranno pervenire a consorziotutelaprimitivo@pec.it, specificando nome, cognome, titolo del corso entro e non oltre martedì 14 aprile. Al superamento di ogni corso sarà rilasciato un attestato di frequenza riconosciuto».
Primitivo di Manduria, un giro di affari di 140 milioni di euro
Come è noto, ammonta a 140 milioni di euro il giro di affari “vinicolo” del Primitivo di Manduria che nel 2019 ha visto imbottigliare quasi 17 milioni di litri per circa 23 milioni di bottiglie, segnando un aumento di circa il 12% rispetto al 2018 e confermando ancora una volta il primato della grande doc nei maggiori mercati del mondo. Il 70% della produzione infatti è destinata all’estero. In particolare il Dop rappresenta il 91,80% dell’intero imbottigliato, il Riserva il 7,65%, il dolce naturale Docg lo 0,55%. Il numero di aziende imbottigliatrici di etichette Primitivo di Manduria è a quota 144.
«Questa crescita – afferma di Maggio – è la dimostrazione che le nostre cantine puntano sulla nostra doc e che la passione dei consumatori non accenna a diminuire. Noi, come Consorzio di tutela, stiamo puntando sempre più a un sistema di denominazione che garantisce più qualità e più controlli sia in Italia sia all’estero. Queste attività sostengono il territorio ma soprattutto sono a fianco dei produttori che credono nel nostro brand. Altra mission è valorizzare l’identità vitivinicola territoriale, coinvolgendo l’intera filiera e comunicando il Primitivo di Manduria come sinonimo di vino di eccellenza».
Concordo con voi; il vino è una materia di cui non bisogna mai smettere di parlarne.
Inculcate nei vostri associati l’idea che più gente va in giro a dire che il vino è un prodotto sano e che berlo fa bene, più vino si vende.
E’ da sciocchi la concorrenza tra cantine; purtroppo ancora oggi si assiste a questa stolta attività di farsi concorrenza sull’ettogrado e sulla bottiglia.
Auguri per una brillante ripresa dopo il corona.
Dante Zoppo
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