Innovazione: non solo tecnologia, ma anche consulenza, biodiversità, sostenibilità

servizio civile agricolo
Coldiretti ha avviato un questionario nazionale online per recepire i fabbisogni di consulenza in tutta Italia, con dei focus regione per regione. La Regione Puglia non ha ancora pubblicato il Bando sui servizi di consulenza previsto dal Psr 2014-2020

La Regione Puglia è fra le Regioni che non hanno ancora attivato il bando sui servizi di consulenza previsti dal Psr 2014-2020. Essi sono compresi nella Misura 2 “Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole”, la cui finalità è “sostenere il rafforzamento del sistema di consulenza regionale in ambito agricolo e forestale”. Ma il bando non è stato finora attivato.

È quanto ha evidenziato Riccardo Fargione dell’Area Economica di Coldiretti nazionale in occasione di un webinar organizzato con Coldiretti Puglia e dedicato ai giovani agricoltori sulle tematiche della Consulenza e Innovazione.

Un tema, quello dei giovani e del Psr, particolarmente scottante in Puglia, dove il Tar, III sezione, accogliendo il ricorso di un’azienda agricola, ha pochi giorni fa annullato la graduatoria della Sottomisura 6.1 (“Pacchetto Giovani”) del Psr 2014-2020, relativa ai finanziamenti per aiutare l’avviamento di imprese composte da giovani agricoltori: secondo il Tar non sarebbe stato calcolato correttamente un parametro utilizzato per la definizione della graduatoria, cioè l’Ipe (Indice di produttività e performance economica), sicché adesso la struttura regionale è impegnata a stilare nel più breve tempo possibile una graduatoria in linea con quanto indicato dal Tar.

La consulenza aziendale al centro di un questionario Coldiretti

Coldiretti ha avviato un questionario nazionale online per recepire i fabbisogni di consulenza, che ha coinvolto oltre 3.000 aziende, ha informato Fargione.

Riccardo Fargione, dell’Area Economica di Coldiretti nazionale

«In Puglia nella gestione aziendale i cinque principali problemi sono: i danni causati da eventi naturali catastrofici e da malattie di piante e di animali (13,9%); la commercializzazione dei prodotti agricoli (10,8%); la gestione del personale (10,8%); l’introduzione di innovazioni aziendali (9,5%); la creazione e/o il potenziamento delle strutture di rete (7,6%). Per il futuro il 53% del campione intende richiedere servizi di consulenza, mentre il 22% non vuole richiederli e il 25% non ha saputo rispondere.

I cinque principali ambiti in ordine di fabbisogni di consulenza sono: la competitività (15,6%), l’innovazione (13,8%), i pagamenti agro-climatici-ambientali e biologico (Psr) (11,4%), le norme sulla sicurezza sul lavoro (10,2%), la diversificazione (7,2%). Il 75% delle aziende ritiene che i servizi di consulenza possono aumentare la competitività, in particolare nella diversificazione, nell’integrazione di filiera e nella gestione del rischio».

 

Piccioni: «Innovazione non è solo tecnologia, ma anche consulenza alle aziende»

Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia

Nell’attuale situazione di crisi economica, aggravata dalla contingente emergenza sanitaria, l’innovazione è un fattore chiave per uscire dalle difficoltà, ha confermato il delegato confederale di Coldiretti Foggia, Pietro Piccioni.

«Per noi innovazione significa non solo ammodernamento tecnologico delle aziende agricole e zootecniche, ma anche consulenza alle aziende: insieme possono garantire l’innovazione di prodotto capace di legare e valorizzare un territorio e la sua storia.

Oggi innovazione significa anche, e direi soprattutto per alcune fasce di consumatori, valore etico del prodotto e sostenibilità economica, sociale e ambientale. L’imprenditore moderno, al passo con i tempi, deve tenere conto di queste novità per distinguersi sul mercato. E a tal fine la consulenza è fondamentale, Coldiretti la considera strategica per la competitività delle aziende».

 

Liberace: «Innovazione è sempre più rispetto della biodiversità e sostenibilità»

Benedetta Liberace, leader di Coldiretti Giovani Impresa Puglia

L’innovazione non è solo tecnologica, perché sta sempre più orientandosi verso il rispetto della biodiversità e la sostenibilità, ha concordato Benedetta Liberace, leader di Coldiretti Giovani Impresa Puglia.

«Purtroppo sono ancora molte le “molestie” che subisce un giovane che vuole fare impresa in agricoltura. Ad esempio in Puglia aspettare oltre tre anni per poter trasformare il proprio sogno in attività imprenditoriale agricola, per colpa di una burocrazia che spesso compromette il destino di un’impresa giovane e sottrae ricchezza alla Puglia e all’Italia.

In Puglia sono 5mila i giovani aspiranti agricoltori che hanno sperato di poter partecipare lealmente a un bando per poter accedere a finanziamenti che avrebbe consentito di investire, vivere e lavorare in agricoltura e invece si sono sentiti traditi. La burocrazia ruba fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda, ma soprattutto frena con la sua inefficienza l’avvio di nuove attività e l’ingresso di giovani nell’attività di impresa di cui la Puglia ha enorme bisogno per tornare a crescere».

Innovazione: non solo tecnologia, ma anche consulenza, biodiversità, sostenibilità - Ultima modifica: 2020-06-28T22:53:31+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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