È davvero più ampio di quanto apparso in un primo momento il focolaio di Xylella fastidiosa a Locorotondo (Ba). Il ritrovamento, dopo i primi cinque olivi infetti, di ben altri 18 lo aveva chiaramente fatto intendere che si trattava davvero di un focolaio ampio e pericoloso. I fatti successivi hanno confermato questa logica supposizione.
Due nuovi olivi positivi, il totale è salito a 25 piante infette
Infatti pochi giorni dopo il secondo ritrovamento, sul sito istituzionale "Emergenza Xylella" della Regione Puglia è stato pubblicato un nuovo aggiornamento dei risultati della campagna di monitoraggio (comunicazioni Selge n. 136 e 140 del 2020) con due nuovi olivi positivi che hanno fatto salire a 25 il numero delle piante infette.
Il rinvenimento è avvenuto a seguito del campionamento delle piante ricadenti nel raggio di 100 metri delle 23 piante, già abbattute, ritrovate nelle settimane precedenti.
Questi nuovi ritrovamenti hanno ampliato ulteriormente il focolaio di Locorotondo, che si trova a cavallo della strada provinciale che porta a Cisternino (Br), facendo salire a 287 metri la lunghezza del suo asse maggiore, con direttrice nord-sud che interseca la strada provinciale.
Ancora altri due olivi infetti, ora il totale sale a 27 piante infette
Ma lo stillicidio di piante infette non è terminato qua. Come si temeva, man mano che procedono le analisi delle piante circostanti il focolaio di X. fastidiosa a Locorotondo, si hanno nuovi ritrovamenti di olivi infetti.
Sul sito istituzionale "Emergenza Xylella" è stato appena pubblicato un nuovo aggiornamento dei risultati della campagna di monitoraggio (comunicazione Selge n. 142 del 2020) con altri due nuovi olivi positivi che fanno salire a 27 il numero delle piante infette.
Ancora una volta, il rinvenimento è avvenuto a seguito del campionamento, ancora in corso, delle piante ricadenti nel raggio di 100 metri delle 25 piante positive, 23 delle quali già abbattute, ritrovate nelle scorse settimane.
I nuovi ritrovamenti, ampliando ulteriormente il focolaio, questa volta in direzione est-ovest, richiederanno ulteriori campionamenti prima della sua definitiva delimitazione. Insomma, per comprendere la reale estensione del focolaio bisognerà attendere i risultati degli ulteriori accertamenti in corso nelle aree immediatamente adiacenti.
Dall’Efsa linee guida per monitoraggio di X. fastidiosa statisticamente valide e basate sul rischio
Intanto, nell'ambito della più ampia revisione della disciplina fitosanitaria dell'Ue, inclusa la nuova Decisione per il controllo di X. fastidiosa, la Commissione Ue ha dato mandato all'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) di sviluppare una nuova metodologia per la realizzazione dei monitoraggi fitosanitari che si basa su principi statistici.
Al riguardo, l'Efsa ha predisposto un'applicazione denominata "Risk Based Estimate of System Sensitivity" (RiBESS+), la quale consente di definire i principali parametri di monitoraggio, come la dimensione del campione da sottoporre ad analisi, utilizzando un approccio statistico valido e basato sul rischio, e ha recentemente pubblicato le "Linee guida per sondaggi statisticamente solidi e basati sul rischio della Xylella fastidiosa" (https://www.efsa.europa.eu/en/supporting/pub/en-1873).
Tali linee guida descrivono una metodologia basata su approcci flessibili, che consente di adattare le indagini a ciascuna situazione specifica negli Stati membri, tenendo conto delle piante ospiti, dei vettori, dell'idoneità climatica e delle risorse disponibili. Questa nuova metodologia di indagine dovrà essere già utilizzata dal 2021 per le aree demarcate di Xylella fastidiosa, incluse le aree indenni.