Perché il prezzo del latte scivola più in Italia che nel resto d’Europa?

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Da gennaio ad agosto il prezzo del latte tedesco ha subito una lieve flessione, molto di più è scivolato il valore del latte lombardo. Colpa della debolezza della filiera, della concorrenza internazionale o degli esuberi produttivi?

Latte lombardo e latte tedesco alla stalla, diverso andamento sul versante del prezzo in questi primi otto mesi dell'anno.

Ha mostrato, infatti, solo una leggera flessione il valore del latte tedesco, è scivolato in modo significativo quello del prodotto lombardo.

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La flessione maggiore è in Italia

A prescindere dall'effetto Covid-19, che ha determinato un calo dei consumi nel canale ho.re.ca. con una domanda di latte ridotta tanto in Lombardia, quanto in Germania, da gennaio ad agosto 2020 la materia prima munta in Lombardia è stata pagata mediamente 36,19 centesimi al chilogrammo, un prezzo in calo dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il latte tedesco è stato invece valorizzato 32,33 centesimi al chilogrammo, un valore inferiore solo del 2,9% rispetto a quello riconosciuto nei primi otto mesi del 2019.

latteÈ evidente, quindi, come il valore del latte abbia subito una flessione minore in Germania e molto di più sia scivolato verso il basso il prezzo del latte in Lombardia nello stesso periodo.

L'exploit francese

Su tutti ha comunque vinto il prezzo del latte francese che nella regione Rhones Alpes da gennaio a luglio 2020 è stato pagato mediamente 37,16 centesimi al chilogrammo.

Anche a livello di quotazione del latte Ue a 28 Paesi si è osservato un andamento simile: la materia prima alla stalla da luglio ad agosto 2020 è stata quotata 33,42 centesimi al chilo.

Anche in questo caso si è trattato di un prezzo inferiore solo del 2,4% rispetto a quello dello stesso periodo del 2019. Anche in questo caso il tasso di decremento rispetto a quello del latte lombardo nello stesso periodo è risultato minore.

In Italia crescita della produzione
superiore alla media Ue

Secondo l'elementare regola della domanda e dell'offerta il prezzo è da mettere in relazione con l'andamento della produzione. Si osserva infatti come da gennaio a luglio 2020  le consegne Ue di latte ai caseifici,  secondo i dati del Clal, siano cresciute solo dell’1,9% e abbiano raggiunto i 96 milioni e 587mila tonnellate.

In Italia, in base alle stime,  le consegne sono aumentate del 4,0% e sono arrivate a quota 8 milioni e 582mila tonnellate da gennaio ad agosto 2020. Sempre secondo i dati del Clal, nel periodo gennaio-giugno 2020 il nostro Paese è riuscito a produrre l’81,3% del suo fabbisogno di latte, mentre nel 2019 il tasso di autoapprovvigionamento ha raggiunto l’84,08%.

Sono lontani gli anni in cui l'Italia riusciva a soddisfare solo il 60% circa del suo fabbisogno e poteva contare su una valorizzazione più alta della materia prima. Dal 2014 al 2019, la produzione di latte in Lombardia, regione che produce oltre il 40% del latte italiano, è aumentata del 34%.

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Perché il prezzo del latte scivola più in Italia che nel resto d’Europa? - Ultima modifica: 2020-10-11T21:56:42+02:00 da Francesca Baccino

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