Dopo la nomina da parte della Giunta provinciale si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Edmund Mach nella configurazione a cinque componenti. In attesa dei quattro nominativi che saranno scelti dai rappresentanti del mondo agricolo, secondo quanto previsto dalla legge provinciale, il nuovo organo di governo dell'ente risulta operativo.
Il Cda risulta così composto: Mirco Maria Franco Cattani (presidente). Angelo Frascarelli, esperto di politica agricola comune e professore di economia e politica agraria e politica agroalimentare presso l’Università degli Studi di Perugia nonché componente del comitato scientifico del Crea e del comitato scientifico di Edagricole. Andrea Merz, direttore di Concast Trentingrana e membro del cda di Grana Padano. Roberta Raffaelli, esperta in sistemi agroalimentari, territorio e ambiente, professoressa ordinaria di economia all’Università di Trento. Ilaria Romagnoli, esperta di diritto agrario, avvocato. Durante la seduta, a cui hanno preso parte il direttore generale Mario Del Grosso Destreri e la dirigenza, il ruolo di vicepresidente è stato affidato temporaneamente, fino cioè alla nomina completa da parte della giunta provinciale del consiglio nei suoi otto componenti, ad Angelo Frascarelli.
«Formazione costante per gli agricoltori»
«La Fondazione Edmund Mach è la casa degli agricoltori». Sono state le prime parole del presidente Mirco Maria Franco Cattani aprendo la seduta di insediamento. «La Fondazione Mach svolge un ruolo importante per il settore agricolo trentino. È aperta all'evoluzione della conoscenza scientifica e la trasferisce agli operatori sul territorio assicurando al contempo la necessaria formazione e un costante aggiornamento. Mi auguro pertanto, che questa sala, che ospita per tradizione i consigli di amministrazione, si trasformi in un luogo sempre più aperto di discussione e confronto costruttivo – ha evidenziato il presidente – per dare risposta innanzitutto ai bisogni concreti dei nostri agricoltori, a cominciare dalle emergenze fitosanitarie. Dobbiamo, nel nostro operare, e di fronte alle tante sfide che ci attendono, avere sempre ben chiara la missione di questo ente con i suoi 147 anni di storia, perché da parte nostra dovrà esserci tutto l’impegno nel valorizzare questo centro di eccellenza, sia nel contesto locale, ma anche nazionale e internazionale».
«Fem importante per vincere le sfide che attendono il settore»
L’assessore Giulia Zanotelli ha spiegato che fin da subito la giunta provinciale ha messo al centro della sua agenda politica la valorizzazione della fondazione, considerata l’importanza che riveste per il mondo agricolo trentino e non solo. «Molte sono le sfide che il settore dovrà affrontare – ha evidenziato – tra cui i cambiamenti climatici, la sostenibilità ambientale ed economica, le fitopatie, la formazione continua delle imprese agricole nonché l’ulteriore valorizzazione delle produzioni agroalimentari e la qualità delle stesse, senza dimenticare il tema delle foreste. Il tutto accompagnato da strumenti innovativi e tecnologici in grado, grazie alla ricerca e al trasferimento sul territorio, di dare risposte alle nostre aziende. Il ruolo di Fem sarà sempre più fondamentale ed è per questo che tutti noi, con senso di responsabilità e strategie condivise con il mondo agricolo, dobbiamo impegnarci affinché questo luogo sia ancora di più la casa dell’agricoltura e della montagna trentina».