Avanzo di gestione di 2,78 milioni di euro e patrimonio netto di 114,6 milioni (pari all’11% circa dei fondi istituzionali), in crescita del 2,5% rispetto al 2019. Questi i dati più salienti del bilancio consuntivo 2020 dell'Epap, la Cassa di previdenza e assistenza di agronomi, forestali, geologi, chimici e attuari, approvato nei giorni scorsi.
"Il risultato, di per sé già buono, migliora ulteriormente il suo valore in termini di soddisfazione, considerando che è stato raggiunto in presenza di rivalutazioni dei fondi istituzionali in crescita del’11,9% rispetto al 2019 attestandosi a 17,30 milioni di euro – si legge in una nota dell'ente – anche per effetto di circa 510.000 euro di rivalutazione dei 27 milioni relativi all’extra-rendimento finanziario distribuito sui montanti degli iscritti nello scorso esercizio".
"Positivo e soddisfacente" viene anche valutato l’esito della gestione finanziaria che chiude l’anno con un "lusinghiero 3,45% lordo a valori di mercato (2,67% netto)". Il 2020 ha visto per il primo anno il pieno funzionamento del comparto investimenti dedicato con un rendimento netto del 3,40%.
Un anno senza entrate contributive
"I risultati sono stati tanto più significativi se si considera che sono stati ottenuti senza i capitali delle entrate contributive 2020 – fa notare Epap – in buona parte arrivate al termine dell’anno, senza l’investimento della liquidità giacente 2019 in quanto utilizzata per anticipare i sussidi Covid e per le prestazioni obbligatorie dell’ente, con le riscossioni coattive sospese dal DL 18/2020".
Concrete, tempestive e consistenti sono state le azioni messe in campo dall’ente per fronteggiare gli effetti la crisi pandemica, incrementando di oltre il 40% le provvidenze agli iscritti, che sono passate da 593.000 euro del 2019 ad oltre 847.000 euro nel 2020 ed erogando circa 423.000 euro di sussidi “Covid-19” a 385 iscritti. Solo per sussidi statali l’Ente ha inoltre anticipato 16,8 milioni di euro per circa 22.639 sussidi.
«Esprimo piena soddisfazione per i risultati raggiunti nonostante gli effetti della pandemia che hanno caratterizzato il 2020 e ancora oggi presenti – ha commentato il presidente di Epap Stefano Poeta –. Il nostro impegno per andare incontro alle necessità degli iscritti proseguirà nel 2021».