Nei listini delle Borse merci nazionali i prezzi della soia di provenienza estera hanno messo a segno un ulteriore aumento nella settimana 7-11 giugno, sebbene meno accentuato rispetto a quanto visto in quella precedente. Lievi ribassi hanno interessato le farine di soia e di colza mentre movimenti limitati si sono rilevati per il girasole. Nei cereali foraggeri si sono registrati diffusi “non quotato”, come tipicamente avviene nel periodo di passaggio tra la vecchia e la nuova campagna commerciale.
Soia, la nazionale si raffredda
La seconda settimana di giugno ha messo in evidenza un lieve apprezzamento delle quotazioni della soia Ogm di provenienza estera, salite alla Borsa Merci di Bologna sui 531-533 €/t (franco arrivo), 3 €/t in più rispetto a sette giorni prima. Si conferma superiore al 50% la crescita su base annua. Prosegue intanto la discesa dei prezzi (nominali) della soia nazionale, attestati a Bologna sotto la soglia dei 640 €/t. Sui mercati esteri, le cifre contenute nel report mensile dell’Usda, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, non hanno provocato grandi variazioni sulle quotazioni.
La produzione globale è rimasta invariata rispetto alle stime di maggio (385 milioni di tonnellate) mentre le scorte sono state riviste in leggero aumento (da 91 a 92,5 milioni di tonnellate). Sul fronte dei prezzi spot, la soia argentina ha messo in evidenza un calo di 5 $/t, passando da 557 $/t a 552 $/t (fob Up River) mentre la soia brasiliana si è attestata sui 569 $/t (fob porto di Paranaguà), appena 1 $/t in più su base settimanale. Le quotazioni attuali mantengono un ampio rincaro su base annua, per entrambe le origini superiore al 55%.
Farine in ribasso
La settimana ha mostrato un leggero ripiegamento dei prezzi all’ingrosso della farina di soia e della farina di colza, in particolare sulla piazza di Milano, dove la farina di soia proteica nazionale ha perso 5 €/t, scivolando sui 429-442 €/t. Riduzione di simile entità per la farina di colza, attestata sui 370-373 €/t (franco arrivo). Entrambe le farine si confermano comunque su livelli decisamente superiori rispetto ad un anno fa, con un +25% per la soia e un +32% per la colza. Poche variazioni si sono osservate, invece, nei listini nazionali della farina di girasole proteica, di fatto fermi sia a Milano (330-336 €/t) che a Bologna (321-323 €/t, +1 €/t su base settimanale). Anche in questo caso i prezzi attuali si mantengono ben superiori allo scorso anno, con un rincaro nell’ordine del +35%.
Cereali foraggeri alla finestra
Nel mercato dei cereali foraggeri si attendono le prime informazioni sui nuovi raccolti e, come tipicamente avviene in questo periodo, nei listini delle Borse Merci si sono registrati diffusi “non quotato”, in particolare per orzo e sorgo. Solo a Bologna si è rilevato un incremento settimanale di 3 €/t per il grano tenero zootecnico.
I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dal 7 al 13 giugno 2021