«Avanti con il Green Deal, ma solo dalla fine del 2023».
La situazione del mercato agroalimentare a seguito del conflitto Russia-Ucraina e l’individuazione di misure volte a garantire la sicurezza alimentare nell’UE all’indomani della crisi.
Sono i punti centrali del Consiglio Ue Agricoltura che si è svolto oggi a Bruxelles con il coordinamento del presidente di turno, il ministro francese Julien Denormandie e la presenza del commissario Ue all'Agricoltura Janusz Wojciechowski. Nel corso dell'incontro è intervenuto in videoconferenza il ministro dell'Agricoltura ucraino Roman Leschchenko.
L’invasione russa dell’Ucraina ha innescato un forte aumento dei prezzi delle materie prime e ha avuto un impatto sull’offerta e sulla domanda di prodotti agricoli, cambiando, di fatto, i presupposti che hanno portato alla stesura delle bozze dei diversi Piani Strategici nazionali.
Le proposte di Patuanelli
Il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli nel corso del dibattito ha quindi ribadito la necessità di procedere rapidamente nell’approvazione dei Piani strategici nazionali della Pac ma nel contempo ha invitato a individuare una strategia comune per rispondere alla situazione di crisi che sta attraversando tutta l’Europa. Lo conferma una nota pubblicata oggi dal Ministero delle Politiche agricole.
Tra le proposte del Ministro Patuanelli:
- l’attuazione di un regime transitorio che vada fino al primo anno di applicazione della nuova PAC (quindi fino alla fine del 2023),
- la sospensione temporanea di alcune misure che impediscono di aumentare le produzioni,
- quindi via libera come l’aumento degli aiuti accoppiati per alcune colture strategiche,
- l’adozione di un regime derogatorio che riguardi le rotazioni e il set-aside dei terreni,
- elevare a 50mila euro il tetto de minimis per gli aiuti di Stato alle aziende agricole.
In questo quadro il Ministro ha sottolineato l’appoggio del nostro Paese alla strategia europea volta ad aumentare la produzione di proteine vegetali, coerentemente con quanto previsto dal Green Deal.
Digestato e nuove biotecnologie
L’Italia, insieme ad altri Paesi, ha inoltre presentato un documento in merito all’aumento dei costi di produzione nel settore della pesca, ha sottolineato la sua posizione contraria riguardo alla revisione delle indicazioni geografiche, alla possibilità di utilizzare il digestato da biogas come fertilizzante per l’agricoltura (misura anticipata dal Consiglio dei Ministri di sabato) e alla necessità di trovare alternative ai fitofarmaci per evitare di veder ridurre le quantità di prodotti agricoli (ovvero di intervenire sull'equiparazione normativa agli ogm che blocca lo sviluppo delle Tea, le tecnologie di evoluzione assistita, ndr).
Ridurre la dipendenza dall'export
«Non possiamo derogare - ha detto Patuanelli - alla necessità di un agricoltura produttiva e più compatibile con l'ambiente ma dobbiamo trovare strumenti utili per dipendere sempre meno dalle importazioni».
«È un equilibrio complicato da trovare, alcuni di questi strumenti possono essere l'aumento degli aiuti accoppiati oppure un regime derogatorio per le rotazioni e il set-aside dei terreni. In questo quadro potrebbe essere utile adottare sospensioni temporanee di alcune misure senza cambiare in modo strutturale i piani».
Il contrasto Timmermans- Wojciechowski
Una linea che ricalca la posizione espressa di recente dal Commissario all’Agricoltura
Wojciechowski e che ha evidenziato una forte spaccatura su questo tema all’interno della Commissione europea.
Rispondendo ad una domanda dell’Eurodeputato Herbert Dorfmann (che aveva chiesto lumi sull’applicazione del nuovo regolamento sugli usi sostenibili degli agrofarmaci) nel corso di un incontro presso la Commissione agricoltura dell’EuroParlamento il Commissario ha ribadito infatti la necessità di sospendere l’attuazione della strategia Farm to Fork, contraddicendo quanto aveva espressamente raccomandato solo pochi giorni prima il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans.
Un contrasto da risolvere al più presto per arrivare a sbloccare i 50 milioni promessi all’Italia come quota della riserva di crisi Pac e per consentire di utilizzare le aree efa anche per la semina di colture strategiche come il mais e la soia (ne abbiamo parlato qui).
Prolungare le misure anticrisi anziché crearne di nuove
«Non c’è bisogno – ha spiegato il Ministro Patuanelli all’Ansa al termine del Consiglio - di stravolgere nessuna delle scelte strategiche adottate».
«Possiamo però prolungare misure come la sospensione degli obblighi sulle aree a riposo nelle aziende fino a tutto il primo anno di applicazione della nuova Pac, nel 2023 e "arrivare a 50mila euro de minimis per gli aiuti di Stato alle aziende agricole».
«Non credo che si debbano stravolgere i piani strategici nazionali, ma credo sia giusto prendere atto della necessità di aumentare alcune produzioni come mais, grano e cereali in genere e quindi pensare a un regime transitorio che vada fino al primo anno di applicazione della nuova Pac, nel 2023».
La seconda proposta riguarda il quadro di emergenza e temporaneo degli aiuti di Stato, in via di definizione a Bruxelles. «Non dobbiamo complicare le cose alle amministrazioni e alle aziende che devono usare questi aiuti - ha detto Patuanelli - c'è già il regime Covid, farne un altro da zero è una complicazione inutile e per la parte agricola si dovrebbe arrivare a un de minimis da 50mila euro».
Ucraina, Patuanelli: «All’agricoltura aiuti di Stato come per il covid»
