Sono diverse le specie di cocciniglie (piccoli insetti succhiatori dell’ordine dei Rhynchota accomunati dal marcato dimorfismo sessuale, con forme adulte maschili mobili e volanti e forme femminili fisse al substrato) che possono infestare gli agrumeti.
In Italia ne sono presenti diverse, autoctone e aliene, e se ne teme l’importazione di altre da aree tropicali dove sono molto dannose.
Individuare le neanidi
Nei primi mesi estivi si schiudono le uova di diverse delle cocciniglie più comuni sugli agrumi ed è importante individuare questa fase perché le neanidi di I età, forme delicate e mobili, rappresentano lo stadio di massima suscettibilità delle cocciniglie ai trattamenti.
È importante quindi effettuare il monitoraggio per individuare l’inizio dello sgusciamento per posizionare un eventuale trattamento insetticida. Prima, però, occorrerà individuare la specie presente, verificarne lo stadio e il grado d’infestazione e valutare la presenza di antagonisti.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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Mezzo grano, elmetto e rossa forte
Negli agrumeti interessati dalla cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae) o dalla cocciniglia a elmetto (Ceroplastes ruscii, C. sinensis), il monitoraggio andrà effettuato sollevando il corpo della femmina ed osservando con una lente di ingrandimento le uova sottostanti.
Queste saranno di colore rossastro se ancora piene mentre i gusci vuoti appaiono come scagliette secche e traslucide. Le piccole neanidi sono facilmente osservabili sulla pagina inferiore delle foglie, lungo le nervature. Soglie di intervento orientative sono di 4 adulti per 40 cm di rametto o 3-5 neanidi per foglia.
Tra le varie cocciniglie, la rossaforte (Aonidiella aurantii) è tra le più problematiche da controllare sugli agrumi. Questo insetto, negli ambienti dell’Italia meridionale, sverna in vari stadi di sviluppo.
Le femmine fecondate depongono scalarmente 60-150 uova ma le neanidi, essendo la specie ovovivipara, nascono immediatamente. Le neanidi, dopo la fuoriuscita dal follicolo materno, hanno una breve fase mobile e poi si fissano colonizzando cosi nuova vegetazione. Solitamente l’aonidiella compie quattro generazioni complete all’anno.
Il primo volo dei maschi, meno intenso, si verifica tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, il secondo nella prima decade di luglio, il terzo a fine agosto ed il quarto a fine settembre-inizio di ottobre. Alla produzione di melata, comune per gli insetti succhiatori (cocciniglie, afidi, cicaline) la rossaforte aggiunge la fitotossicità della saliva che provoca sui frutti e sulle foglie evidenti decolorazioni e sui rametti screpolature e spaccature della corteccia.
Anche per questa cocciniglia il momento migliore per intervenire è lo sgusciamento delle neanidi, che iniziano a migrare sui frutti solitamente entro luglio, spostandosi dalle arre della chioma più interne e riparate. Il periodo dello sgusciamento dell’aonidiella può variare da un anno all’altro e solitamente è abbastanza scalare.
Per quest’ultima caratteristica è spesso utile ripetere il trattamento a 10-15 giorni circa dalla prima applicazione, soprattutto se non si utilizzano prodotti sistemici e persistenti. Indicazioni precise sul momento opportuno di esecuzione del trattamento contro la rossa forte possono essere ottenute dai servizi di assistenza tecnica nelle zone dove si utilizzano modelli previsionali basati sul calcolo dei gradi giorno che, insieme al monitoraggio in campo dei voli e delle uova, consentono di determinare con buona precisione il periodo di massimo sgusciamento delle neanidi.
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I prodotti disponibili
Su agrumi contro le cocciniglie si possono impiegare diversi prodotti: dall’olio minerale estivo, ammesso in biologico, a prodotti chimici con diverso meccanismo di azione (esteri fosforici, regolatori di crescita ecc.).
L’olio estivo andrà posizionato al completamento dello sgusciamento, come pure l’olio essenziale di arancio dolce, l’estere fosforico fosmet, il sulfoxaflor, il neonicotinoide acetamiprid (sistemico in senso acropeto) e lo spirotetramat (capace di sistemia ascendente e discendente). Il regolatore di crescita pyriproxifen, invece, dovrà essere applicato in anticipo, a circa il 70% di schiusa delle uova.