Parco agrisolare, opportunità e criticità del secondo bando Pnrr

Confagricoltura entra nel merito del bando assieme agli esperti del Masaf e del Gse. Numerose le novità favorevoli per le imprese agricole chiamate a presentare le proprie istanze dal 12 settembre. Ma rimangono alcuni nodi da sciogliere…

Un miliardo di euro da assegnare entro settembre.

Il 21 luglio scorso è stato pubblicato il secondo Bando Pnrr per il cosiddetto “Parco agrisolare”, che prevede agevolazioni per la realizzazione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli (lo avevamo anticipato qui).

Le domande dovranno essere presentate tramite la piattaforma informatica del GSE dalle ore 12 del 12 settembre fino alle 12 del 12 ottobre 2023 e Confagricoltura ha organizzato un evento in diretta streaming per chiarire, assieme agli esperti

Annamaria Barrile, direttrice generale di Confagricoltura

del Ministero dell’Agricoltura e del Gestore dei servizi energetici, le opportunità per le imprese agricole e i nodi da sciogliere.

Cosa cambia

«C’è vivo interesse – ha detto introducendo l’evento Annamaria Barrile, direttrice generale di Confagricoltura - da parte delle imprese agricole, per il secondo bando Parco Agrisolare».

«Lo dimostra la folta partecipazione al webinar che abbiamo organizzato per fornire informazioni ai nostri imprenditori».

«Il bando pubblicato il 21 luglio – ha riferito Marco Lupo, Capo Unità di Missione Pnrr del Ministero dell’Agricoltura - offre grandi opportunità agli imprenditori agricoli per produrre energia sostenibile da fonti rinnovabili e senza consumo di suolo (vedi il video di apertura)».

Le novità del nuovo bando

Il primo bando del 23 agosto 2022 aveva una dotazione di 1,5 miliardi, ma solo un terzo dei fondi complessivi è stato utilizzato. I beneficiari (dopo le correzioni del Dm 186430 del 30 marzo 2023) sono scesi a 7291 (oltre 8mila le richieste) per un importo poco superiore a 502 milioni. Il 70% dei progetti è concentrato nelle Regioni del Nord. A limitare l’adesione è stato soprattutto il vincolo dell’autoconsumo dell’energia prodotta.

Per il secondo bando sono quindi state introdotte sostanziali novità, avallate da Bruxelles:

  •  incremento dell'intensità di aiuto massima concedibile fino all'80% a fondo perduto per le imprese agricole e della trasformazione;
  • introduzione dell’autoconsumo condiviso e possibilità di partecipazione di imprese in forma aggregata;
  • innalzamento della soglia di potenza massima a 1.000 kWp per impianto;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro;
  • spesa massima per beneficiario pari a 2,33 milioni di euro;
  • calcolo del fabbisogno di energia termica senza limiti.

    La concentrazione geografica degli impianti realzzati con il primo bando Parco agrisolare

Efficienza energetica e riqualificazione

Inserito nell’ambito della Missione 2 del Pnrr, il bando riguarda il finanziamento di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, nonché di colonnine di ricarica e sistemi di accumulo. Le risorse disponibili ammontano a circa 1 miliardo di euro, di cui circa 700.000 per la produzione primaria.

Tra gli interventi ammissibili figurano la riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, quali la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di sistemi di aerazione connessi alla sostituzione di questi ultimi.

I dubbi delle imprese

Numerosi i quesiti sollevati dai partecipanti al webinar di Confagricoltura, a cui hanno risposto, oltre a Lupo anche gli esperti del Gse Stefano Esposto, Davide Valenzano e Federico Mandolini.

L'intervento di Federico Mandolini:

Alcuni utenti hanno chiesto lumi, ad esempio, sulla possibilità di rinunciare ai fondi del primo bando per poter aderire al secondo, decisamente più favorevole. Un’ipotesi che comporterebbe numerosi rischi.

La non adesione va infatti comunicata entro il 1 settembre e, a quella data, occorre poter dimostrare di non avere dato inizio al progetto (basta l’emissione di una fattura per rischiare di compromettere tutto). Occorrerebbe poi essere sicuri di accedere ai fondi del secondo bando (un’ipotesi che sarebbe quanto meno sospetta).

In arrivo anche l’agrivoltaico in pieno campo?

Donato Rotundo direttore dell’Area Sviluppo sostenibile e Innovazione di Confagricoltura, ha ricordato che, oltre al fotovoltaico, oggi ci sono molte opportunità per gli agricoltori per investire nelle energie rinnovabili.

L'intervento di Donato Rotundo:

«Possono essere raggiunti - ha affermato - obiettivi molto più sfidanti rispetto a quanto previsto da questa misura del Pnrr che stanzia in totale 1,5 miliardi per l’installazione di 0,375 Gigawatt di impianti integrati nelle strutture produttive entro il 2026».

Il piano varato da Bruxelles punta infatti a 80 GigaWatt di energia da fonti rinnovabili entro il 2030 e l’agricoltura può dare un grosso contributo non solo con gli impianti installati sui tetti delle pertinenze agricole, ma anche con tutte le soluzioni, in via di sperimentazione e già sperimentate, che consentono di abbinare produzione agricola e produzione di energia fotovoltaica.

Un ulteriore bando Pnrr in questo senso dovrebbe essere disponibile entro l’anno, con l’attribuzione di 300 MW al comparto primario, per impianti di massimo 1 MW l’uno.

Gli allacciamenti alla rete rimangono un miraggio

Uno sviluppo promettente, su cui tuttavia pendono ancora alcune criticità e nodi da sciogliere. Prima fra tutti, come evidenzia Tommaso Honorati, responsabile dell’Agrisolare di ANB, la persistente diifficoltà a collegare i propri impianti alle reti energetiche.

L'intervento di Tommaso Honorati:

Anche per questi motivi Confagricoltura ha concluso l’incontro sottolineando la necessità di procedere a una verifica del risultato del secondo bando per una riprogrammazione di ulteriori risorse. La proposta della Confederazione è di destinare ulteriori somme e di aumentare il potenziale di 0,5 GW.

Parco agrisolare, opportunità e criticità del secondo bando Pnrr - Ultima modifica: 2023-08-03T11:17:07+02:00 da Lorenzo Tosi

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