Spesa in Campagna: «Educazione alimentare nelle scuole coinvolgendo le aziende agricole»

spesa in campagna
L’associazione per la promozione della vendita diretta di Cia durante la sua assemblea chiede un protocollo d’intesa con il ministero dell’Istruzione per educare le nuove generazioni a una “spesa consapevole”

Educare i più giovani a mangiare in modo consapevole coinvolgendo le aziende agricole. È l'obiettivo e il progetto messo in campo da Spesa in Campagna, l’associazione per la promozione della vendita diretta di Cia-Agricoltori Italiani, al centro dell’assemblea nazionale svoltasi a Roma.

Un protocollo d'intesa con il ministero dell'Istruzione

Spesa in Campagna
Beatrice Tortora

«Chiediamo alle istituzioni - ha affermato la presidente della Spesa in Campagna Beatrice Tortora - di introdurre in tutte le scuole, nelle ore di educazione civica, i temi dell’educazione alimentare, coinvolgendo le nostre aziende agricole. Un modo per consentire ai giovani di conoscere origine e caratteristiche dei prodotti, storia e valori dei produttori, ma anche un possibile contributo del settore nella lotta all’obesità, visto che l’Italia oggi ha la percentuale più alta in Ue (42%) di bimbi in sovrappeso o obesi nella fascia di età 5-9 anni, mentre si colloca al 4° posto (con il 34%) nella classe 10-19 anni».

Dai banchi del mercato ai banchi di scuola

Un progetto che allarga il raggio d’azione dell’associazione dalle botteghe e dai mercati contadini agli istituti scolastici, partendo dalle primarie per arrivare fino ai licei, con l’obiettivo di portare la filiera corta in classe e insegnare ad alunni e studenti a mangiare in modo responsabile. Che significa scegliere un’alimentazione varia, seguire la stagionalità di frutta e verdura, rispettare l’ambiente e la biodiversità, fare attenzione alla provenienza, sostenere gli agricoltori locali.

Già partito in cinque Regioni, con le esperienze realizzate nelle scuole elementari in Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria e Abruzzo, prevede in tre anni di coinvolgere almeno 10mila cittadini, piccoli e grandi, ampliando la platea e i luoghi d’incontro, per costruire una vera e propria “cittadinanza alimentare”.

Cittadini protagonisti della filiera agroalimentare

L’Italia conta 855 Dop e Igp e ben 5.450 prodotti agroalimentari tradizionali censiti nel registro nazionale. «Conoscere per poi scegliere i prodotti di stagione, coltivati e trasformati in modo sostenibile dai nostri agricoltori e raccontati con esperienze dirette nelle aziende, nei mercatini e ora nelle scuole, pone le basi - ha proseguito Tortora - per poter scegliere consapevolmente cosa portare a tavola. L’intento è quello di trasformare i consumatori, a partire dai giovani, in cittadini attivi che, attraverso le proprie scelte di acquisto e una maggiore collaborazione reciproca con gli agricoltori, diventino i veri protagonisti della filiera alimentare».

«Le aziende agricole collante nelle comunità»

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Cristiano Fini

«Le aziende che fanno vendita diretta sono in prima linea per sostenere e valorizzare l’agricoltura made in Italy, fatta di qualità, autenticità, stagionalità, tradizione - ha spiegato il presidente di Cia, Cristiano Fini, concludendo l’assemblea-. Con la rete della Spesa in Campagna, vogliamo favorire e incentivare sempre di più le relazioni dirette tra produttori e consumatori, in campagna e nelle città, nei mercati e adesso anche nelle scuole, convinti come siamo che le aziende agricole fanno da collante nelle comunità, con un ruolo cardine, economico ambientale e sociale, che va finalmente riconosciuto».

Spesa in Campagna: «Educazione alimentare nelle scuole coinvolgendo le aziende agricole» - Ultima modifica: 2024-01-25T15:18:12+01:00 da Laura Saggio

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