Il mese di marzo nel settore dei cerali foraggeri si chiude mettendo in evidenza, rispetto alla settimana precedente, un lieve aumento delle quotazioni per grano tenero e sorgo, mentre gli orzi rimangono stabili. Secondo le rilevazioni Bmti i prezzi attuali restano comunque in netto calo se confrontati a un anno fa. Prosegue l'aumento per il seme di soia, seppure la farina registri invece un netto calo, influenzata dai mercati di origine. Anche la farina di colza è in discesa, mentre quella di girasole integrale mantiene le stesse quotazioni della settimana precedente. Si registra ancora un deciso aumento per la farina di girasole proteico.
Il grano tenero rialza la testa
A ridosso delle festività pasquali, sulla scia degli aumenti del mais, il frumento ad uso zootecnico registra un aumento di 2€/t rispetto alla settimana precedente, stabilendosi su 210-220 €/t (franco arrivo). La riduzione su base annuale è del -20%.
Leggero aumento anche per il sorgo
Allo stesso modo, anche il prezzo del sorgo aumenta di 2 €/t, raggiungendo i 191-196 €/, con una variazione annuale del -33%.
Orzi, gli scambi non decollano
I prezzi degli orzi rimangono stabili a causa dei bassi volumi di scambi, con la varietà pesante mantenuta sui 197-202 €/t (-17% la variazione rispetto al 2023).
La soia continua a correre
Il mercato della soia continua la sua ascesa, come già osservato nelle settimane precedenti. A Bologna, il prezzo del seme di soia di origine nazionale registra un incremento di 10 €/t, stabilendosi a 452-457 €/t (franco partenza), mentre a Milano si registra un aumento di 7 €/t, portando il prezzo a 444-447 €/t (franco partenza). Le variazioni annuali si attestano rispettivamente al -9% e al -12%. Sempre a Bologna, anche il seme di soia proveniente dall'estero registra un incremento di 10 €/t sul prezzo massimo rispetto alla settimana precedente, con un valore di 470 €/t e una riduzione annua del -10%. Alla Borsa di Chicago, i futures della soia chiudono il mese attestandosi sugli 11,92 $ per bushel, pari a circa 406 €/t, di fatto invariati su base settimanale.
Farina di soia in picchiata
La farina di soia, influenzata dal mercato di origine, registra un ulteriore calo di 10 €/t rispetto alla settimana precedente, con un prezzo di 477-479 €/t e una variazione annuale del -15%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia registrano un leggero calo (inferiore a 2 $/t), stabilendosi a 337,50 $/t, equivalenti a circa 345 €/t.
Farina di colza, ulteriori ribassi
Tornando in Italia, la farina di colza subisce una diminuzione di 5 €/t, con un prezzo di 330-355 €/t e una riduzione annuale del -9%.
Farina di girasole: stabile l'integrale, su la proteica
Per quanto riguarda la farina di girasole, è stabile il girasole integrale sui 190-195 €/t, mentre la farina di girasole proteico registra un ulteriore aumento di 10 €/t, con un prezzo di 285-290 €/t. Le variazioni su base annua sono rispettivamente del -38% e del -21%.