La maculatura bruna (Alternaria alternata) è diventata una malattia molto comune della patata ma viene spesso confusa con l’alternariosi (Alternaria solani).
A. alternata è considerato un agente patogeno debole e ciò si riflette nel fatto che le lesioni fogliari sono generalmente più piccole e di colore più scuro rispetto alle lesioni precoci dell’alternariosi causata invece da A. solani.
Se lasciata incontrollata, può anche causare danni vegetativi alla pianta con tuberi più piccoli, perdita di resa e un contenuto inferiore di sostanza secca dei tuberi.
Aumenti di costi in lavorazione
Le lesioni fogliari appaiono come piccole macchie di colore marrone scuro, con dimensioni variabili da una punta di spillo a 0,5 millimetri.
Sulle foglie giovani le lesioni possono essere confuse con quelle causate da A. solani. Tuttavia, le lesioni da maculatura bruna fogliare non sviluppano mai gli anelli concentrici scuri e alternati caratteristici della alternariosi.
Inoltre, poiché le lesioni confluiscono, non sono limitate dalle grandi nervature fogliari. L’intera foglia può diventare clorotica, con le zone infette che imbruniscono e si disintegrano, arrotolando i bordi della foglia verso l’alto.
Anche sugli steli e sui piccioli possono formarsi lesioni allungate, superficiali, di color bruno-nerastro. I sintomi su tubero appaiono come tacche brune. I tessuti sottostanti assumono una consistenza da coriacea a suberosa, asciutti e solitamente di colore bruno.
Le lesioni riducono la commerciabilità del mercato fresco dei tuberi. Inoltre comportano un aumento dei costi per le aziende di lavorazione, perché le lesioni dei tuberi spesso richiedono un ulteriore peeling per rimuovere le lesioni imbrunite e i tessuti sottostanti.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
Abbonati o accedi all’edicola digitale
Inoculo e infezione
L’inoculo iniziale sviluppatosi sui detriti vegetali nel suolo, nei tuberi di patata infetti e nei residui colturali di colture sensibili ed erbe infestanti viene facilmente veicolato all’interno delle parcelle coltivate, trasportate dalle correnti d’aria, dalle particelle di terreno portate dal vento, dagli spruzzi di pioggia e dall’acqua di irrigazione.
Le spore di A. alternata si producono a temperature comprese tra 5 °C e 30 °C e alternanza di periodi umidi e asciutti. Una volta sulle foglie, germinano e penetrano nei tessuti attraverso gli stomi e/o attraverso ferite. L’infezione avviene in presenza di acqua libera e temperature favorevoli (da 20 °C a 30 °C).
Le lesioni iniziano a formarsi 4-5 giorni dopo l’infezione iniziale. Una volta avviate le infezioni primarie, molti cicli infettivi secondari si possono susseguire all’interno di una singola stagione vegetativa.
All’inizio della stagione di crescita, la malattia si sviluppa dapprima sulle foglie completamente espanse vicino alla superficie del suolo e progredisce lentamente sui tessuti giovani.
Nei tuberi di patata, le spore germinate penetrano nell’epidermide del tubero attraverso lenticelle e lesioni meccaniche sull’epidermide durante la raccolta.
Durante la conservazione le singole lesioni possono continuare a svilupparsi ma sono di scarsa importanza in quanto la diffusione non avviene.
Approccio integrato alla difesa
Pratiche colturali come la rotazione delle colture, la rimozione e la bruciatura dei residui vegetali infetti e un accurato diserbo aiutano a ridurre il livello di inoculo per le colture successive.
Poiché A. alternata persiste nei residui vegetali nel campo da una stagione vegetativa a quella successiva, la rotazione con colture non ospiti (ad esempio, piccoli cereali, mais o soia) riduce la quantità di inoculo iniziale disponibile per l’inizio della malattia.
Oltre a ciò, è necessario evitare l’irrigazione in condizioni climatiche fresche e nuvolose e l’irrigazione temporizzata. Questo serve a consentire alle piante di asciugarsi prima del tramonto. Inoltre è buona pratica utilizzare sementi certificate esenti da malattie e interrare i residui colturali con l’aratura. Infine, è importante anche conservare i tuberi in condizioni che promuovano una rapida suberizzazione poiché A. alternata non è in grado di infettare attraverso il periderma intatto.
Il contenimento chimico della maculatura bruna avviene attraverso un attento monitoraggio della malattia in campo e, alla comparsa dei primi sintomi o immediatamente dopo la fioritura, con l’impiego di p.a. efficaci quali sali rameici, difenoconzolo, zoxamide, pyraclostrobin e azoxystrobin.
La frequenza delle applicazioni successive dovrebbe essere determinata in base alla cultivar e all’età della pianta. Tuttavia, la malattia può essere adeguatamente controllata da relativamente poche applicazioni se il trattamento iniziale è ben posizionato.