Pomodoro da industria, al Nord già fatto l’accordo quadro per il 2025

pomodoro da industria
Prezzo base fissato a 142,5 €/t più premialità che possono arrivare a 2,5 €/t. Soddisfatti gli agricoltori

Se non è un record poco ci manca. Dopo anni di aspri tira e molla tra parte agricola e industriale che hanno portato alla definizione del prezzo del pomodoro da industria a trapianti già iniziati e addirittura il mancato accordo dello scorso anno, la fumata bianca per il contratto di coltivazione del pomodoro da industria per il distretto del Nord Italia è arrivata già il 28 gennaio. Il prezzo di riferimento per la campagna 2025 sarà di 142,5 €/t più una scaletta qualità migliorata, che potrebbe valere fino a un massimo di 2,5 €/t. Non avendo il riferimento dello scorso anno si può fare un paragone con il 2023, quando il prezzo concordato fu di 150 €/t ma l'inflazione galoppava. Evidentemente in questi mesi si è lavorato molto per ricucire lo strappo tra le parti che ha portato all'anarchia dello scorso anno.

L’accordo prevede il deposito dei singoli contratti presso l’Oi Pomodoro da Industria Nord Italia entro il 28 febbraio e consentirà un’adeguata programmazione della produzione in campo per la campagna di trasformazione 2025.

Industria: presto l'accordo anche al Sud

«C'è stata la presa di coscienza da parte di tutti che era necessario ricostituire un rapporto e quindi la filiera anche dopo la campagna problematica dell'anno scorso dalla quale tutti sono usciti con le ossa rotte – commenta la coordinatrice Anicav Nord Italia e presidente di Tomato Bruna Saviotti – prima i trapianti a singhiozzo a causa delle piogge che hanno condizionato la campagna di trasformazione con continui stop and go, oltre a una produzione inferiore del 30% rispetto a quanto stabilito».

Quanto ai volumi Saviotti spiega che «la capacità di lavorazione sarà saturata, cioè circa 3,2 milioni di tonnellate e per questo la campagna dovrà essere ben diluita dal 20-25 luglio a fine settembre».

«Siamo sempre più convinti che il dialogo con la parte agricola rappresenti un elemento fondamentale per la nostra filiera – ha detto il presidente di Anicav Marco Serafini –. Anche al Centro Sud siamo quasi a buon punto per la chiusura dell’accordo: nell’ambito dell’Oi Bacino Centro Sud si sta lavorando per l’ottenimento dell’erga omnes e la discussione è stata rinviata al prossimo 11 febbraio».

Agricoltori soddisfatti

«L’accordo è molto positivo – commenta il presidente della sezione di prodotto pomodoro da industria Emilia-Romagna di Confagricoltura Giovanni Lambertini – soprattutto per  i tempi stretti  con cui è stato concluso, con un prezzo di riferimento, almeno ai nastri di partenza, onorevole e non secondariamente per la positiva inversione di tendenza degli adeguamenti della scaletta qualità: finalmente si torna a parlare di migliorie, contrariamente a quanto accaduto negli ultimi anni. Ora – conclude – la raccomandazione è che, avendo la possibilità di operare possedendo queste importanti informazioni, si proceda a una corretta programmazione nella tempistica, negli investimenti e soprattutto nelle superfici così da evitare criticità e una campagna eccessivamente lunga che rischierebbe di portaci, come avvenuto nella passata stagione, a dover lasciare alla fine anche prodotto in campo».

Romanini, Oi: «importante per la competitività»

Concetti ribaditi anche dal presidente dell'Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia Giuseppe Romanini: «La tempestività dell’intesa metterà la filiera nelle migliori condizioni per rispondere in modo efficace alla difficile situazione verificatasi nella precedente campagna – ha dichiarato Romanini –. Si tratta di un risultato importante, a maggior ragione dopo il mancato accordo del 2024. In tale contesto è apprezzabile che le parti abbiano deciso di operare congiuntamente e responsabilmente per la difesa e la valorizzazione del settore interpretando lo spirito di leale collaborazione che è alla base della stessa esistenza dell’Oi: trasparenza, condivisone dei dati, programmazione si traducono in concreti elementi di competitività».

Pomodoro da industria, al Nord già fatto l’accordo quadro per il 2025 - Ultima modifica: 2025-01-28T17:14:22+01:00 da Redazione Terra e Vita

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