Per fornire un sostegno valido alle aziende agricole italiane orientate verso le bioenergie, DuPont Pioneer ha avviato nel 2009 un progetto per aumentare l’efficienza d’uso delle biomasse utilizzate negli impianti biogas.
Il progetto oggi è diventato un programma di supporto esteso a tutti gli impianti biogas presenti in Italia con un’assistenza su più fronti del ciclo produttivo: scelta dell’ibrido di mais più adatto alla produzione di biogas, analisi dei raccolti e dei sottoprodotti per la valutazione del loro potenziale energetico, assistenza e monitoraggio della conservazione delle biomasse raccolte, valutazione dell’andamento del processo fermentativo dell’impianto di biogas.
Fondamentale è la necessità di ottimizzare l’uso del digestato in uscita dall’impiantoe di verificarne gli effetti sui suoli, in modo da valutare la migliore soluzione per la sostenibilità ambientale ed economica dell’impianto di biogas. Il digestato rappresenta il sottoprodotto finale del processo di fermentazione. Pur essendo spesso considerato solo un prodotto di scarto, ha un elevato valore agronomico, se utilizzato correttamente, perchè ricco di fertilizzanti e sostanze organiche che possono migliorare le caratteristiche del terreno.
Come spiega Mirko Bracchitta, Biogas/Biomass Marketing Coordinator, DuPont Pioneer Italia, “Per la valutazione delle proprietà fertilizzanti del digestato, il laboratorio di Pioneer fornisce agli agricoltori tutti gli elementi necessari per inserirlo nei piani di concimazione aziendali. Il programma di studio e supporto tecnico parte dall’analisi del digestato, passando al monitoraggio dei terreniper la valutazione della fertilità disponibile in campo e arriva ad un piano di concimazione ed avvicendamento colturale circostanziato sulla realtà aziendale.”
L’analisi del digestato permette di:
1) incrementare la sostenibilità dell’impianto biogas, permettendo di mantenere livelli ottimali della sostanza organica dei terreni;
2) quantificare le unità di potassio e fosforo apportate mediante lo spandimento del digestato, riducendo o azzerando la necessità di concimazioni minerali per tali elementi;
3) ottimizzarne l’uso in base alla sua composizione chimica, suggerendone l’interramento e riuscendo a minimizzare la necessità di una concimazione minerale azotata, con notevoli benefici ambientali ed economici, senza alterare le rese produttive delle colture;
4) valorizzare l’azione neutralizzante del digestato in terreni acidi, con un netto miglioramento della fertilità del terreno.
Le analisi effettuate da Pioneer riportano il reale quantitativo di azoto totale presente nei reflui zootecnici e nei digestati e la ripartizione tra la quota minerale e quella organica; possono inoltre fornire il contenuto in microelementi del digestato, permettendo di valutare eventuali rischi di salinizzazione del suolo e di preservare gli equilibri chimici e microbiologici del terreno.
Il Servizio Agronomico di Pioneer assiste l’agricoltore in tutte le fasi della coltivazione del mais, dalla raccolta e conservazione, fino alla fermentazione e produzione di metano, creando nuove soluzioni per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, non rinnovabili e inquinanti.