Politiche per una agricoltura 2.0. Al Senato della Repubblica è stato affrontato il problema delle scelte future e delle tecnologie per una agricoltura più competitiva.
Vediamo cosa hanno detto.
- Ileana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura al Senato: «abbiamo l’esigenza di accrescere la capacità imprenditoriale delle nostre imprese di tutta la filiera per vincere la sfida dei mercati internazionali. Le nuove tecnologie sono uno strumento importante per realizzare questo obiettivo e rendere il nostro sistema di produzione più competitivo e naturale.
La premessa indispensabile è quella di accelerare l’infrastrutturazione digitale secondo gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea. In termini di copertura, infatti, l’Italia è l’ultimo Paese in classifica. Già con la revisione di medio termine della Pac, entro il 2016 si deve prevedere un forte incremento della banda larga nelle aree rurali, l’attivazione e il completamento del Ruc (Registro unico dei controlli) su tutto il territorio nazionale, la realizzazione di una piattaforma informatica unica con l’attivazione della carta dell’Agricoltore e Anagrafe delle imprese e l’inserimento negli istituti superiori di Agraria delle discipline sulla gestione aziendale attraverso sistemi informatici e tecnologie di precisione in una prospettiva internazionale».
- Dario Bottazzi, ricercatore: “nei campi meno chimica e più informatica”.
- Eros Gualandi, presidente della cooperativa ‘Il Raccolto’, è un migliore e minore consumo di carburante, fertilizzanti, fitofarmaci e di acqua che corrisponde a una riduzione dei costi, come minimo del 15%, e un miglioramento della produttività, della qualità e della salvaguardia ambientale.
- Paolo Coppola, consigliere di Agenda Digitale: il problema della connettività nelle campagne, che esiste pur non essendo insormontabile, non è il principale ostacolo. La disponibilità di dati inseriti in modo tempestivo, con estrema precisione, completezza e trasparenza, potrà cambiare la qualità del lavoro degli agricoltori ma anche dell’approccio a un mercato che oggi ha esigenze non certo paragonabili con quelle del passato. Per compiere questa rivoluzione occorre investire molto sulla formazione riscoprendo il ruolo fondamentale dell’assistenza tecnica.
- Mauro Tonello vicepresidente Coldiretti: una forte informatizzazione non sarà di per sé sufficiente se non supportata da un ritorno all’assistenza tecnica in campo che in un recente passato avevamo ritenuta non più necessaria.
- Giandomenico Consalvo, vicepresidente Confagri: serve una profonda innovazione dal punto di vista imprenditoriale.
- Roberto Ruta, capogruppo Pd al senato: c’è un eccessivo numero di enti che insiste sul settore agricolo e, producendo dati blindati e parlando linguaggi differenti, non ha di certo agevolato lo sviluppo del settore.
Allegati
- Scarica il file: Agricoltura 2.0 al debutto