La coltura della carota sposta sempre più in là il suo periodo di maturazione e raccolta. In genere la rottura della stagione e l’arrivo delle conseguenti perturbazioni, porta però la coltura ad essere suscettibile ad attacchi fungini che necessitano di appositi interventi di difesa.
Le malattie fogliari della carota sono generalmente causati da patogeni fungini, Alternaria dauci e da un complesso di agenti di oidi (Erysiphe heraclei, Leveillula taurica e L. lanuginosa). Altre avversità come la cercosporiosi e l’avvizzimento batterico, causati rispettivamente da Cercospora carotae, e da un Xanthomonas campestris pv. carotae compaiono molto sporadicamente negli areali del nord Italia. Il mal bianco compare saltuariamente mentre l’alternariosi, provocata da Alternaria dauci, è la malattia chiave delle coltura, nei confronti della quale si eseguono la maggior parte dei trattamenti fungicidi durante la stagione vegetativa.
Piccole lesioni irregolari
Le lesioni causate da Alternaria dauci sono di solito di piccole dimensioni e localizzate per lo più ai margini o sulla punta del lembo fogliare. Queste si presentano di forma irregolari e di colore bruno-nerastro. In condizioni climatiche favorevoli, il numero di lesioni aumenta considerevolmente e tendono ad espandersi fino a convergere necrotizzando e disseccando l’intera lamina fogliare. Al termine, l’intera foglia composta si accartoccia e muore. Le lesioni possono anche comparire sui piccioli facendo accartocciare in breve tempo l’intera lamina fogliare. Le lesioni fogliari di A. dauci tendono a comparire dapprima sulle foglie più vecchie basali. L’alternariosi può essere trasmessa dal seme contaminato o infetto e possono sopravvivere sui residui colturali, che rappresentano le fonti principali di inoculo per le colture successive.
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