Tre le patologie fungine chiave sulla vite: oidio (Uncinula necator, Oidium tuckeri), peronospora (Plasmopara viticola) e botrite (Botrytis cinerea), malattie in grado di causare ingenti perdite produttive e importanti modifiche alla maturazione degli acini con conseguenze sul processo di vinificazione. A queste avversità se ne aggiunge una quarta, il Black rot (Guignardia bidwellii), in aumento a causa della riduzione di principi attivi utilizzati efficacemente anche nel controllo del marciume nero.
Due rubriche per la difesa della vite
Queste malattie, se non controllate, possono compromettere la produzione finale e la qualità dei vini. Una pianificazione puntuale e preventiva di interventi fitosanitari è pertanto alla base di una viticoltura di successo. All’interno di questo panorama Bayer, a partire dal 2021, ha sviluppato una nuova modalità di supporto tecnico per seguire il viticoltore durante tutta la stagione attraverso la pubblicazione di rubriche (con video-pillole e articoli di approfondimento) a puntate con focus “Soluzioni antioidiche” e “Soluzioni antiperonosporiche” illustrate da Orietta Vidali e Serena Re Viglietti, Market Development Agronomist esperte di viticoltura in Bayer. Dopo il successo delle rubriche lanciate la scorsa campagna, Bayer torna con due nuove puntate sulla difesa vite già disponibili sul sito Bayer Crop Science. In questo “Speciale rubriche vite”, l’esperto Marco Grandin, Technical Sales Representative di Bayer Crop Science, descrive le strategie di difesa da Black rot e Botrite.
Black rot in espansione
«Il Black rot è in grado di colpire tutti i tessuti erbacei delle piante, compresi acini pre-invaiatura, giovani foglie e tralci in formazione – spiega Grandin. Il periodo di massima sensibilità è quello che va dal germogliamento (15-30 cm di lunghezza del germoglio) fino all’accrescimento dell’acino, con il picco in fase di allegagione. La malattia prima si manifesta sulle foglie e poi passa all’acino. Superata questa fase la malattia diventa meno incisiva.
La strategia di difesa prevede due piani d’intervento: dal punto di vista agronomico è bene intervenire preventivamente riducendo l’inoculo e di conseguenza la presenza e l’aggressività in campo della malattia. Per farlo è necessario rimuovere i raspi mummificati presenti sui tralci. Per la difesa chimica invece è fondamentale individuare un prodotto efficace contro il marciume nero tra i pochi principi attivi disponibili, specialmente ora che è venuto a mancare il Mancozeb (prodotto cardine della difesa antiperonosporica con azione collaterale anche sul Black rot). In questo contesto, Bayer propone Flint, un antioidico a base di trifloxystrobin, una strobilurina che si lega alle cere presenti sulla superficie fogliare, penetra nei tessuti e si distribuisce in senso translaminare».
Guarda il video sull’impiego di Flint
Mai sottovalutare la Botrite
«La Botrite è una patologia legata all’andamento stagionale ma è importante mantenerla costantemente monitorata, specialmente a 15-20 giorni dalla vendemmia, per via dei danni che può arrecare in fase di vinificazione – continua Grandin –. Dal punto di vista agronomico si consiglia di gestire correttamente la vegetazione agendo sulla nutrizione, in particolare quella azotata (che se eccessiva influisce sul lussureggiamento della vegetazione), e sulle cimature/defogliazioni. La strategia di difesa prevede un intervento chimico in pre-chiusura grappolo, che è la fase più delicata, e un intervento con prodotti di origine naturale. Bayer propone due soluzioni: Teldor Plus, a base di fenexamide e Serenade Aso, a base di Bacillus subtilis, ceppo QST 713). Chi fa produzione integrata può alternare i trattamenti di Teldor Plus in pre-chiusura con quelli di Serenade Aso all’invaiatura e in pre-raccolta.
Chi produce uva da tavola può intensificare i trattamenti in pre-chiusura grappolo, alternando sempre Teldor Plus in strategia con Serenade Aso. Mentre chi opera in biologico può sfruttare tutti i 4 trattamenti consentiti dall’etichetta di Serenade Aso. Teldor Plus è in grado di difendere i grappoli anche nel post raccolta, evitando i marciumi da magazzino».
Guarda il video sull’impiego di Teldor Plus e Serenade Aso
Per maggiori approfondimenti segui la pagina Rubriche Vite
LE RUBRICHE VITE 2021
Rubrica Antioidici
1° puntata aprile: da germogliamento a grappoli separati (Sonata, Prosper 300 CS)
2° puntata maggio: fioritura (Flint)
3° puntata giugno: accrescimento del grappolo (Sonata, Prosper 300 CS)
Rubrica Antiperonosporici
1° puntata aprile: da germogliamento a foglie distese (Mikal F)
2° puntata maggio: pre-fioritura (R6 Erresei Albis)
3° puntata giugno: da fine fioritura ad accrescimento acini (Melody Combi, Valiant Flash)
4° puntata luglio: pre-chiusura grappolo (R6 Erresei Bordeaux)
PRODOTTI
TELDOR PLUS: la strategia su vite prevede di applicarlo nella fase di pre-chiusura del grappolo alla dose di 1-1,5 l/ha (ha un tempo di carenza di 7 giorni). Fenexamid, sostanza attiva di Teldor Plus, non presenta resistenza incrociata con altri antibotritici attualmente presenti sul mercato e ciò rende il prodotto particolarmente idoneo a un impiego in tutti i programmi di difesa.
Per un’efficace gestione della Botrite nella vite, applicare prima Teldor Plus e poi Serenade Aso dalla fase di invaiatura fino alla pre-raccolta, sfruttando l’assenza del periodo di carenza di quest’ultimo.
SERENADE ASO: è il fungicida-battericida di origine naturale in formulazione liquida a base di Bacillus subtilis (ceppo QST 713) che possiede un meccanismo d’azione innovativo: previene gli attacchi da patologie fungine e batteriche agendo direttamente sui patogeni, le spore di Serenade Aso competono per lo spazio e gli elementi nutritivi limitando lo sviluppo delle malattie e, interagendo con la pianta, induce reazioni sistemiche di difesa e di promozione della fisiologia.
Serenade Aso è consentito in agricoltura biologica, ed è anche un prodotto ideale per essere inserito in programma di lotta integrata o con l’obiettivo di una riduzione dei residui alla raccolta.
Si consiglia l’applicazione di 4 l/ha.
FLINT: contiene trifloxystrobin, una sostanza attiva appartenente al gruppo delle strobilurine, ovvero una classe di molecole di origine naturale dotate di notevole efficacia preventiva e di una lunga durata di azione nei confronti di molti organismi patogeni.
Il prodotto è indicato per il controllo del Black rot della vite utilizzandolo alla dose di 15-25 g/hl (150-250 g/ha) a intervalli di 10-14 giorni e ha un tempo di carenza di 35 giorni.