Peronospora della vite, gli interventi chiave per difendere il grappolo

difesa vite
La difesa fitosanitaria accompagna la vite dal germogliamento fino alla raccolta. In particolare, la fase che va dalla fine della fioritura all'accrescimento degli acini deve essere presidiata efficacemente per contrastare le infezioni di peronospora che possono arrecare pesanti perdite produttive

Il percorso di difesa contro la peronospora della vite (Plasmopara viticola) è all'incirca a metà.  Sebbene due degli interventi chiave siano già stati eseguiti, ovvero quello nella fase da germogliamento a foglie distese e quello nella fase da grappoli separati a inizio fioritura, è indispensabile continuare a garantire una protezione adeguata della vite. Il rischio di infezione dalla prefioritura all'allegagione è infatti molto alto, i grappolini, specialmente quando ancora allo stato erbaceo, sono particolarmente suscettibili e possono essere gravemente danneggiati dalle infezioni con pesanti conseguenze sulla produzione. È necessario mantenere una buona copertura.

Da prefioritura ad allegagione

Dopo la fioritura i sintomi dell'attacco di P. viticola sul grappolo possono essere di due tipi: marciume grigio e marciume bruno (o peronospora larvata). Quando l'acino ha un diametro inferiore ai 2 millimetri sulla sua cuticola sono ancora presenti gli stomi e quindi per la peronospora è facile insediarsi. Non solo, anche i raspi e i racimoli possono fungere da via d'entrata del patogeno. Se colpito il grappolo allessa e si ripiega ad uncino, ricoprendosi delle fruttificazioni biancastre della peronospora.

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Infezione peronosporica su grappolo

Superato il diametro di 2 millimetri l'acino può essere colonizzato solamente tramite il peduncolo, in quanto gli stomi della bacca sono chiusi. In questo caso il fungo non produce muffa e quindi l'infezione viene definita 'larvata' o del marciume bruno. Gli acini infatti imbruniscono e disseccano. Che ci si trovi davanti al marciume grigio o al marciume bruno il risultato è una pesante perdita di produttività.

Rubrica antiperonosporici vite: terza puntata

La scelta dei prodotti varia tenendo conto di diversi fattori: rischio peronosporico (in questo l’uso dei modelli previsionali danno un notevole contributo), fase fenologica della coltura, velocità di accrescimento della vegetazione, caratteristiche del principio attivo e altre avversità da contenere.

Serena Re Viglietti, Market Development Agronomist di Bayer, spiega come difendere la vite dalla peronospora. «La strategia di difesa consigliata da Bayer prevede:

Si consiglia l’utilizzo di Melody Combi a partire dalla pre-fioritura ogni 10-12 giorni in funzione delle condizioni ambientali. Per interventi mirati a massimizzare l’efficacia sul grappolo, intervenire con 2 -3 trattamenti, dalla fase di fine fioritura-allegagione in avanti. In condizioni di pressione elevata della malattia si consiglia di utilizzare la dose più elevata di etichetta, che corrisponde a 1,7 chilogrammi ad ettaro, con intervalli brevi tra un trattamento e l'altro».

Guarda la terza puntata: da fine fioritura ad accrescimento acini con Melody Combi 

È bene ricordare che per non incorrere nell’insorgenza di popolazioni di Plasmopara viticola resistente a taluni fungicidi antiperonosporici, è buona norma utilizzarli in maniera preventiva, alternarli e/o impiegarli in miscela con altri egualmente efficaci ma a diverso meccanismo d’azione. Per esempio, nel caso specifico di Melody Combi, Bayer consiglia l'utilizzo alternato con Valiant Flash, fungicida a base di tre sostanze attive complementari: folpet, cymoxanil e fosetil alluminio, in grado di bloccare preventivamente la germinazione delle spore o fermare l’infezione entro due giorni dall’inizio dell’incubazione.

Per non perderti le prossime puntate, segui la pagina Rubrica Antiperonosporici costantemente aggiornata:

4° puntata luglio: pre-chiusura grappolo (R6 Erresei Bordeaux)

Peronospora della vite, gli interventi chiave per difendere il grappolo - Ultima modifica: 2021-06-28T18:11:22+02:00 da Sara Vitali

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