Cryphalus dilutus, un nuovo parassita per i fichi del Salento

Cryphalus dilutus
Fico disseccato in agro di Salice Salentino (Le) per grave infestazione causata da Cryphalus dilutus
È un minuscolo coleottero che insidia soprattutto le piante vecchie, indipendentemente dal loro vigore

Dopo Xylella fastidiosa, batterio patogeno dell’olivo, un temibile parassita è arrivato nel Salento. È il Cryphalus dilutus, un minuscolo coleottero originario del Sud-Est asiatico che dalla scorsa estate sta provocando il disseccamento di alberi di fico. Un nuovo parassita del fico, dopo il punteruolo nero (Aclees taiwanensis), coleottero curculionide di origine asiatica, diffuso ormai in molte regioni italiane.

È Cryphalus dilutus che provoca il disseccamento

fico
Cryphalus dilutus è un minuscolo coleottero che dissecca soprattutto le piante vecchie di fico, indipendentemente dal loro vigore

I fichi del Salento, soprattutto quelli più vecchi, ma non solo essi, sono in pericolo per la presenza di Cryphalus dilutus, un coleottero che non supera i 3 mm di lunghezza, che ne provoca il disseccamento, afferma Angelo Giovanni Delle Donne, funzionario dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia.

«C. dilutus è stato individuato per la prima volta a Malta, poi otto anni fa in Sicilia e nel luglio del 2021 anche nel Salento, in provincia di Lecce, a Guagnano e Salice Salentino, e nei mesi successivi a Squinzano, Cavallino e Caprarica di Lecce. È questo insetto, come confermato dagli studi condotti dai ricercatori dell’Università di Bari e del Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura Basile Caramia di Locorotondo (Ba) e dagli ispettori dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, che provoca il disseccamento degli alberi di fico».

Dal deperimento al disseccamento

L’insetto agisce scavando delle gallerie sotto la corteccia del fico, spiega Delle Donne.

«La pianta reagisce alla formazione delle gallerie con l’emissione e l’accumulo di sostanze che innescano uno stato di tossicità all’interno del floema. Massicce infestazioni di C. dilutus causano il deperimento della pianta ospite con conseguente disseccamento dei rami principali e ingiallimento delle foglie. Il deperimento porta alla morte dell’albero e riguarda soprattutto le piante vecchie, indipendentemente dal loro vigore».

Mancano agrofarmaci registrati, puntare su prevenzione

Questo parassita è particolarmente pericoloso perché non esistono metodi di cura, sostiene Delle Donne.

«In particolare non esistono agrofarmaci registrati sul fico che possano essere utilizzabili contro questo parassita. Fondamentale è perciò la prevenzione, attraverso l’abbattimento di piante totalmente compromesse e la potatura di rami disseccati in piante non completamente attaccate dal parassita e la successiva distruzione col fuoco di piante e rami secchi. Esiste il serio rischio di perdere le piante abbandonate, che, cioè, con vengono curate e potate. Ma i danni potrebbero estendersi anche alle piante giovani e solitamente curate».

Cryphalus dilutus, un nuovo parassita per i fichi del Salento - Ultima modifica: 2022-11-21T19:44:31+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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