Per combattere i fitofagi che danneggiano l’apparato vegetativo della lattuga coltivata in pieno campo, compromettendo in parte o del tutto il valore commerciale della produzione, occorre integrare l’impiego dei mezzi di lotta di tipo agronomico con quelli chimici o biologici di provata efficacia.
Monitoraggio costante
La brevità del ciclo colturale della lattuga e l’imprevedibilità e la rapidità con cui i fitofagi attaccano l’apparato vegetativo, impongono il costante controllo visivo delle coltivazioni e il monitoraggio dei parassiti mediante l’utilizzo di strumenti biotecnici – come trappole a innesco feromonico per la cattura dei lepidotteri e cromotropiche per la cattura degli afidi – per adottare tempestive misure in grado di limitare i danni.
In caso di necessità si raccomanda di utilizzare agrofarmaci di sicura efficacia per non essere costretti a dover effettuare interventi ripetuti che implicherebbero ripercussioni a livello economico, igienico-sanitario e ambientale.
Dal punto di vista agronomico è importante impiegare per il trapianto materiale vivaistico esente da organismi nocivi e coltivare preferibilmente varietà poco suscettibili per ridurre i rischi di danno di alcune specie di insetti. Inoltre, al termine dei cicli di coltivazione, è bene procedere all’asportazione dei residui colturali o al loro interramento con una profonda lavorazione, per ridurre la popolazione degli insetti rimasti sul terreno dopo la raccolta.
Afidi, miridi e nottue
Gli afidi rappresentano un grave problema fitosanitario per i danni diretti e come potenziali vettori di virus che trasmettono in maniera non persistente. Contro le diverse specie di fitomizi è preferibile effettuare le applicazioni fitoiatriche mediante l’utilizzo di preparati specifici, prediligendo quelli sistemici in grado di agire anche contro gli individui non direttamente colpiti dall’insetticida.
Considerato che le lattughe, in particolare le tipologie iceberg e romana, risultano particolarmente suscettibili agli attacchi di Lygus rugulipennis, occorre intervenire nei confronti di questo miride effettuando con tempestività i trattamenti con un preparato a base di etofenprox, prodotto consigliato anche per la lotta contro le nottue fogliari, prima che il grumolo delle piante diventi compatto a tal punto da impedire all’insetticida di raggiungere il bersaglio.
Per combattere le larve delle nottue terricole ancora in attività sulla parte aerea possono essere utilizzati i medesimi preparati insetticidi consigliati per combattere quelle delle nottue fogliari, mentre contro quelle già interrate che esercitano la loro attività trofica a livello del colletto delle piante sono particolarmente efficaci i piretroidi.
La lotta contro le diverse specie di nottue fogliari, le cui larve compiono vistose erosioni sull’apparato vegetativo delle piante infestate, può essere condotta con diversi preparati (chimici o microbiologici) che agiscono per ingestione; la loro applicazione deve avvenire precocemente nell’intento di colpire gli stadi iniziali dello sviluppo larvale di questi fitofagi.
Limacce e chiocciole
Relativamente a limacce e chiocciole è innanzi tutto preferibile mantenere pulito l’ambiente limitrofo dei campi di insalate dalle erbe infestanti per ridurre l’invadenza di questi gasteropodi; inoltre è possibile combatterli mediante la distribuzione sul terreno, lungo il perimetro dell’appezzamento, di efficaci esche a base di metaldeide o fosfato ferrico.
I prodotti per la difesa della lattuga
Avversità | Principio attivo (%) | Dose g o cc/hl |
Afidi
(Uroleucon sonchii, Uroleucon cichorii,Nasonovia ribis-nigri,Myzus persicae) |
Acetamiprid 4,67 | 200 |
Deltametrina 2,42 | 50 | |
Alfacipermetrina 14,5 | 20-35 | |
Zeta-cipermetrina 1,65 | 150-170 | |
Spirotetramat 4,53 | 165-200 | |
Nottue terricole (Agrotis spp.) | Alfacipermetrina 14,5 | 20-35 |
Cipermetrina 1,65 | 150-170 | |
Nottue fogliari
(Mamestra spp., Heliothis armigera, Spodoptera littoralis) |
Etofenprox 30 | 50 |
Indoxacarb 30 | 125 g/ha | |
Metaflumizone 22 | 100 | |
Emamectina benzoato 0,95 | 150 | |
Spinosad 44,2/11,6 | 20-25/80-100 | |
B. thuringiensis kurstaki ceppo SA12 18 | 200 | |
Clorantraniliprolo 35 | 80-120 g/ha | |
Metossifenozide 22,5 | 400-500 ml/ha | |
Chiocciole e limacce
(Helix pomatia Deroceras reticulatum) |
Metaldeide 5 | 10-30 kg/ha |
Fosfato ferrico 1 | 3 kg/ha (*) | |
(*) Dose da distribuire su una banda di 1,5 m di larghezza lungo il perimetro dell’appezzamento. In rosso sono indicati i prodotti di recente registrazione
Articolo pubblicato sulla rubrica L'occhio del Fitopatologo di Terra e Vita