Mais, le operazioni colturali influiscono sulle micotossine

Pannocchia di mais gravemente contaminata da colonia di Aspergillus produttore di aflatossine
Annata con rischio di contaminazione basso per fumonisine e aflatossine, salvo per alcine limitatissime aree e situazione colturali. La guardia va comunque mantenuta sempre alta, ecco come

La granella di mais è soggetta all’attacco di funghi tossigeni, in grado cioè di produrre micotossine pericolose per la salute sia dell’uomo sia degli animali.

Tra le micotossine in grado di contaminare le cariossidi e che possono prevalere in campo nel Nord Italia, vi sono le fumonisine (FB) e le aflatossine (AF), prodotte, rispettivamente da funghi appartenenti al genere Fusarium e Aspergillus.

La cui soglia di contaminazione della granella per l’alimentazione umana è rispettivamente di 4.000 ppb per le fumonisine e di 5 ppb (AFLB1) per le aflatossine oltre che per l’alimentazione umana, anche per gli animali da latte. La proliferazione di questi funghi dipende in larga parte sia dalle condizioni climatiche sia da fattori agronomici. L’andamento climatico particolarmente siccitoso di quest’anno, specialmente da giugno in poi, ha messo a dura prova la coltura del mais specialmente nei mesi estivi.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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I dati del 2022 nel Nord Italia

A metà agosto le simulazioni, effettuate con modelli matematici previsionali (che, si ricorda, vengono elaborate esclusivamente attraverso parametri meteorologici e non prendono in considerazione le condizioni colturali) per gli areali maidicoli della pianura padana, hanno stimato un livello di rischio contaminazione da fumonisine (con soglia 4.000 ppb) basso, mentre per le aflatossine (con soglia a 5 ppb AFB1) il rischio di contaminazione viene stimato basso, a esclusione di poche aree dove invece risulta medio a alto per ibridi con prima epoca di emergenza.

Dalle prime trebbiature il livello di contaminazione per gli ibridi più precoci viene confermato da medio ad alto, ma anche per quelli successivi il livello di contaminazione sembra appena sotto alla soglia.

È bene ricordare che, anche se la granella può risultare a forte rischio di contaminazione in seguito alle condizioni climatiche, le operazioni colturali possono ridurre o aumentare il rischio di contaminazione e conseguentemente modificare quanto previsto dalla simulazione climatica.

Scelta del giusto ibrido, densità di semina non elevate, concimazioni azotate equilibrate, corrette rotazioni, ma soprattutto irrigazione nelle fasi a rischio per le aflatossine e lotta alla piralide del mais, sono pratiche agronomiche virtuose finalizzate a limitare al massimo, le condizioni di stress della coltura e il conseguente rischio di contaminazione micotossigena.

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Raccolta della granella

Inoltre, è bene ricordare che qualsiasi intervento di pulizia sulla granella alla raccolta può ridurre il livello di contaminazione, in particolare per quanto riguarda le aflatossine.

La raccolta è infatti una delle fasi in cui è possibile intervenire più efficacemente per il controllo delle micotossine. La riduzione del rischio di contaminazione da aflatossine può essere raggiunta da una raccolta della granella con una umidità non inferiore al 22%. Per minimizzare il rischio è conveniente pertanto effettuare una trebbiatura tempestiva che permetta di ridurre il tempo a disposizione dei patogeni tossigeni per svilupparsi e accumulare tossine nella granella. Nella raccolta è necessario ridurre al massimo le lesioni alle cariossidi. Si raccomanda di usare mietitrebbiatrici a flusso assiale, mentre con macchine di tipo tradizionale è opportuno avere l’accortezza di controllare le regolazioni, verificare che l’umidità della granella sia sufficientemente elevata e mantenere bassa la velocità di avanzamento e del battitore. Qualsiasi intervento di pulizia sulla granella può ridurre il livello di contaminazione da aflatossine. Pertanto, è consigliabile:

- velocizzare, per quanto possibile, tutte le operazioni in modo tale da poter essiccare rapidamente il cereale e non lasciarlo per troppo tempo in condizioni favorevoli allo sviluppo dei funghi.

- pulire anche i mezzi di trasporto per eliminare eventuale materiale contaminato.

Mais, le operazioni colturali influiscono sulle micotossine - Ultima modifica: 2022-09-14T11:15:53+02:00 da K4

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