Melo, Venturia asperata è la “nuova” ticchiolatura

ticchiolatura
Danni da ticchiolatura su frutto
Il fungo si sta diffondendo nei meleti e aggredisce anche le varietà resistenti alla ticchiolatura "classica". Necessari studi per impostare una difesa efficace

Sono conosciute più di 50 specie di Venturia che infettano diverse specie frutticole coltivate. Fra quelle più importanti V. inaequalis e V. pirina attaccano, rispettivamente, il melo e il pero, mentre V. nashicola, V. carpophila e V. cerasi si sviluppano a spese del nashi (V. naschicola), pesco, albicocco, susino (V. carpophila) e ciliegio (V. cerasi). Altri funghi della ticchiolatura sono patogeni su vari ospiti arborei, tra cui Fusicladium effusum sulle noci pecan, F. oleaginum sull'olivo, V. populina sul pioppo, V. saliciperda sul salice e V. fraxini sul frassino.

Nel 2012 una nuova ticchiolatura (V. asperata) è stata individuata per la prima volta in Italia, a Cesena, sulla cultivar TR di mele CIVG 198/Modì. Nel 2019 i primi sintomi sono stati segnalati anche in Alto Adige sulla cultivar resistente Bonita in coltivazione biologica. La prima segnalazione per l’Europa è avvenuta in Francia nel 2007 su frutti di cultivar di mele portatrici del gene di resistenza Rvi6 (=Vf) alla Venturia inaequalis (cv. Ariane).

Cultivar resistenti più attaccate

La resistenza alla Venturia inaequalis si basa essenzialmente sul gene Rvi6 (=Vf). Negli anni successivi alla diffusione commerciale delle cultivar ticchiolatura resistenti sono comparsi isolati virulenti del fungo capaci di superare tale resistenza (resistenza monogenica).

Mentre le prime segnalazioni di V. asperata erano relative solo a queste, oggi i test di patogenicità effettuati in laboratorio confermano che possono essere infettate anche le cultivar sensibili alla ticchiolatura “classica”. Attualmente la malattia è stata segnalata su Gala, Inored/Story, Ipador/Giga, Bonita, Ambrosia, WA 38/Cosmic Crisp, Ariane ecc.

Due ticchiolature dai sintomi simili

I sintomi causati da V. asperata sono stati rinvenuti solo sui frutti e sono molto simili a quelli provocati da V. inaequalis, nonostante le macchie abbiano contorni meno netti e presentino una colorazione meno intensa, aspetti, questi, difficilmente identificabili con la semplice ispezione visiva. Tale fenomeno può dipendere dal numero inferiore di ife e di spore che V. asperata forma rispetto a V. inaequalis. Sulle mele delle varietà a buccia rossa è spesso riconoscibile un alone più chiaro che circonda la lesione, e che delimita nettamente la parte di buccia non interessata dall’infezione.

Articolo pubblicato sulla rubrica L'occhio del fitopatologo di Terra e Vita

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Aspetti epidemiologici

Fino ad oggi V. asperata era stata descritta su melo come un saprofita delle foglie svernanti sul terreno, senza alcuna segnalazione di sintomi su foglie o frutti. Il fungo sverna nei frutteti su lettiera di foglie e rilascia ascospore in primavera.

Le cause della sua scarsa presenza nei meleti possono essere diverse:

1) nei frutteti piantati con cultivar suscettibili alla ticchiolatura V. asperata può soffrire di un’elevata competizione con V. inaequalis, che si sviluppa intensamente sul melo e provoca gravi danni sui frutti; di conseguenza, V. asperata può essere mascherata da questo patogeno;

2) le condizioni ambientali ottimali per l’infezione da V. asperata sono diverse da quelle richieste per V. inaequalis.

Con molta probabilità le nuove cultivar resistenti (Rvi6) hanno offerto una nuova nicchia ecologica vuota per V. asperata, dove la competizione con V. inaequalis è scomparsa e dove le irrorazioni di fungicidi sono state ridotte. Ciò deve far riflettere sulle modificazioni delle pratiche colturali e sulle conoscenze attuali delle resistenze genetiche.

La “nuova” ticchiolatura, anche se lentamente, continua la sua diffusione nei meleti. Pertanto, sono necessari studi sul suo ciclo epidemiologico e su come impostare corretti criteri di profilassi e difesa, considerando anche che, a oggi, è stata rinvenuta tanto nei frutteti a conduzione integrata che biologica, e che si è manifestata sia su cultivar ticchiolatura resistenti sia non resistenti.

Melo, Venturia asperata è la “nuova” ticchiolatura - Ultima modifica: 2024-10-23T09:28:11+02:00 da Roberta Ponci

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