La muffa grigia è una malattia causata da un patogeno fungino (Botrytis cinerea) estremamente polifago in grado di determinare sulle uve da vino profonde alterazioni, specialmente nel periodo di maturazione.
Il danno prodotto dal fungo presenta serie ripercussioni sull’intero processo di vinificazione proprio a causa delle importanti modifiche biochimiche operate dal patogeno a scapito degli acini.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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Le tecniche agronomiche
L’attività deleteria che la muffa grigia esercita sulle uve e sui prodotti derivati dal processo di vinificazione è sufficiente a giustificare la necessità di una appropriata protezione del vigneto nei riguardi del suo agente causale allo scopo di giungere all’epoca della vendemmia con uve perfettamente sane. Per questo motivo assumono un’importanza fondamentale le applicazioni delle tecniche agronomiche che rendono l’ambiente e la stessa pianta meno ospitale all’instaurarsi della malattia (equilibrata nutrizione minerale soprattutto nei riguardi della concimazione azotata e sfogliatura precoce in post-fioritura) e l’esecuzione dei trattamenti antibotritici praticati in maniera razionale, previa valutazione del reale rischio di infezione.
I trattamenti fungicidi
Riguardo agli interventi con i preparati antibotritici, numerose prove sperimentali hanno ampiamente dimostrato che, salvo casi eccezionali, per ottenere risultati più che soddisfacenti sotto il profilo della sanità delle uve sono sufficienti due trattamenti nell’arco della stagione vegetativa, il primo dei quali posizionato in pre-chiusura grappolo e il successivo effettuato, in funzione dell’andamento climatico stagionale, nell’intervallo compreso fra l’inizio della maturazione e l’epoca della vendemmia.
L’utilizzo dei fungicidi antibotritici deve essere improntato sull’alternanza delle sostanze attive caratterizzate da un diverso meccanismo di azione allo scopo di impedire la selezione in seno alla popolazione del patogeno di individui resistenti. In quest’ottica i disciplinari di produzione integrata della vite, oltre che uno strumento obbligatorio per l’applicazione della difesa integrata volontaria introdotta dalla Direttiva 2009/128/Ce sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, hanno come obiettivo prioritario l’attuazione di una difesa fitosanitaria basata, oltre che sull’utilizzo di prodotti antibotritici a minore impatto verso l’uomo e l’ambiente, sull’adozione di una strategia antiresistenza.
Ragnetto giallo e rosso
Durante i mesi estivi gli acari tetranichidi, favoriti dai valori elevati della temperatura e dell’umidità relativa, possono determinare su vite gravi infestazioni. Due sono le specie dannose: il ragnetto giallo e il ragnetto rosso, il primo specifico della vite e il secondo comunemente riscontrabile anche su altri fruttiferi. Le foglie delle viti a bacca bianca e rossa attaccate dal ragnetto giallo presentano macchie irregolari confluenti, rispettivamente di colore giallo o rossastro, mentre quelle infestate dal ragnetto rosso assumono dapprima un aspetto plumbeo e successivamente diventano di colore giallastro o rossastro a seconda della varietà.
Prima di intraprendere la lotta contro entrambe le specie occorre accertare la presenza sulla vegetazione di popolazioni degli acari fitoseidi (in particolare i predatori Amblyseius andersoni, Kampimodromus aberrans e Typhlodromus pyri) in grado di mantenere le infestazioni su livelli tollerabili. Occorre combattere gli acari con la massima tempestività quando si rileva la presenza di forme mobili su almeno il 30-35% delle foglie campionate, prelevate in ragione di una per ceppo dalla parte mediana dei tralci.
Tab. 1 I principi attivi contro muffa grigia e ragnetti | ||
Avversità | Principio attivo (%) | Dose (g o cc/hl) |
Muffa grigia (Botrytis cinerea) | Fluazinam 40,2 | 100-150 |
Boscalid 50 (1) | 100-120 | |
Pirymetanil 37,4 | 200 | |
Cyprodinil 30 | 75-125 | |
Cyprodinil 37,5+Fludioxonil 25 | 80 | |
Fludioxonil 50 | 100 | |
Mepanipyrim 50 | 100 | |
Fenhexamid 42,74 | 100-150 | |
Fenpyrazamina 50 | 100 | |
Ragnetto rosso (Panonychus ulmi) | Abamectina 1,75 (*) | 50-100 |
Tebufenpirad 20 (*) | 50 | |
Ragnetto giallo (Eotetranychus carpini) | Exitiazox 23,1 (**) | 20 |
Etoxazolo 10,3 (**) | 25 | |
Fenpyroximate 4,97 (*) | 80-100 | |
(1) Consigliato in pre-chiusura grappolo per sfruttare la sua azione collaterale nei confronti dell’oidio. (*) Larvicida e adulticida. (**) Ovicida e larvicida |