Xylella, la “zona cuscinetto” sconfina nel barese

Ammonta a 2.924 il numero gli olivi infetti dal batterio Xylella fastidosa rinvenuti nella fascia di contenimento. Nell'attuale difficile scenario, la Regione Puglia ha predisposto tre misure, sotto forma di bandi, in favore dei territori colpiti da Xylella, impegnando 47 milioni di euro.

La delimitazione della zona cuscinetto è stata modificata.  Per la prima volta interessa, oltre che parte dei comuni di Fasano e Martina Franca, anche la Provincia di Bari, con circa due terzi dell'agro di Locorotondo. Lo ha comunicato Anna Percoco, funzionario del Servizio fitosanitario regionale, nel corso dell'incontro "Xylella, l'olivo e il biologico" tenuto venerdì 23 marzo in occasione del Premio Biol a Ostuni (Br).

La classificazione di "zona cuscinetto" comporta l'obbligo di rispettare alcune prescrizioni mirate al contenimento come, ad esempio, l'esecuzione di azioni di controllo del vettore (con l'obbligo di lavorazioni del terreno nel periodo marzo-aprile) e il divieto di movimentare piante specificate (circa 300 specie) al di fuori delle zone demarcate.

Ammonta intanto a 2.924 il numero gli olivi infetti dal batterio Xylella fastidosa rinvenuti nella fascia di contenimento. Un numero che conferma l'ulteriore crescita di casi positivi all'infezione, con un aumento rispetto ai 2.251 focolai resi noti il 7 marzo scorso dal Servizio fitosanitario regionale, dato che già registrava un numero triplicato, rispetto ai due mesi precedenti, del numero di olivi colpiti dal batterio (735).

Nella zona di contenimento e cuscinetto (una fascia di 30 km che taglia la Puglia dall'Adriatico allo Ionio) spicca l'area brindisina di Oria e Francavilla Fontana, dove il primo focolaio fu individuato nel 2015 e le sospensive per i ricorsi al Tar hanno impedito di effettuare le eradicazioni per lungo tempo.

La Regione, che sta intervenendo con gli abbattimenti nella zona cuscinetto (entro 100 m dal focolaio) e di contenimento (pianta infetta), sta tenendo conto anche della recentissima sentenza del Tar di Puglia che ha stabilito la verifica del carattere di monumentalità prima di estirpare le piante di olivo sane.

Tra le misure fitosanitarie per l'eradicazione e il contenimento della diffusione del batterio ci sono poi quelle in atto per il controllo degli stati giovanili del vettore, con l'obbligo in tutti i terreni agricoli, extra-agricoli, nelle aree urbane private e pubbliche, di realizzare lavorazioni meccaniche superficiali del terreno per il controllo della vegetazione spontanea (aratura, trinciatura e fresatura) entro e non oltre il 30 aprile.

Intanto, in questo difficile scenario, la Regione Puglia ha predisposto tre misure, sotto forma di bandi, in favore dei territori colpiti da Xylella, impegnando 47 milioni di euro così ripartiti: 5 milioni per l'abbattimento degli interessi sui mutui delle imprese agricole, 10 milioni per il ripristino del potenziale produttivo nella zona delimitata come infetta e 32 milioni per gli investimenti delle aziende olivicole (con il reimpianto degli olivi al via non appena il Comitato fitosanitario nazionale indicherà quali cultivar possono essere utilizzate).

Il bando sui mutui è un bando a sportello per cui le istanze ammissibili saranno selezionate in base alla data e all'orario di arrivo. I bandi delle misure Psr 5.2 (potenziale produttivo) e 4.1.C (redditività, competitività e sostenibilità delle aziende) sono stati emessi nelle more del recepimento da parte del Ministero della Decisione (Ue) 2352/2017 e dell'approvazione delle modifiche del Psr Puglia 2014-2020 in corso d'opera e dei relativi criteri di selezione.

Xylella, la “zona cuscinetto” sconfina nel barese - Ultima modifica: 2018-03-26T10:25:54+02:00 da Alessandro Maresca

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