La ricetta è semplice. E molto complessa. Giocando sulle parole, Camillo Gardini, presidente di Compagnia delle Opere (Cdo) agroalimentare, alla 14a edizione del Forum dell’associazione, rilancia il concetto d’intensificazione sostenibile, risposta alla crisi economica e, nello stesso tempo, proposta in linea con i valori che la Compagnia porta avanti da sempre. «Penso - evidenzia - a un sistema che garantisca maggiore produttività, nel rispetto di ambiente, territorio e persone».
Ed è su quest’ultimo punto che Gardini concentra il suo ragionamento. «Al Forum abbiamo presentato molte realtà agricole e alimentari di successo in tutti i settori produttivi e di tutte le aree del Paese: nella stragrande maggioranza dei casi il minimo comune multiplo, il fattore chiave dell’impresa, è la valorizzazione del capitale umano, partendo dalla formazione per arrivare alla tutela del posto di lavoro».
Poichè – ed è stato uno dei leitmotiv del Forum – la tecnologia è ormai a disposizione di molti, ma non sono tanti coloro che in azienda hanno a disposizione risorse umane d’esperienza e valore».
Certo il quadro è complesso e l’agricoltura un settore «pieno di dilemmi», come ha ricordato l’economista Stefano Zamagni.
«Oggi siamo 7,5 miliardi di persone, nel 2050 saremo 9 miliardi. L’agricoltura dovrà aumentare del 70% per poterli sfamare. E qui, primo dilemma, produzione o sostenibilità?
Gli ambientalisti puntano il dito sull’agricoltura che da sola consuma i 2/3 dell’acqua dolce globale. Il dilemma è la scelta tra due obiettivi leciti: sfamare le persone o tutelare l’ambiente. Su questo problema a lungo termine tendiamo a fare come gli struzzi. Ma occorre, invece, intervenire».
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