<<Quella del perito agrario è una figura professionale in grado di occuparsi con successo di gran parte dei problemi tecnici ed economici del comparto agricolo. Un'attività che trova particolare corrispondenza con due settori sempre più contemporanei e attuali come quello del mondo della trasformazione agroindustriale e quello dell'applicazione delle normative dell'Unione europea in materia di supporto e affiancamento alle imprese>>. A dichiararlo è Lorenzo Benanti presidente del Collegio nazionale dei periti agrari e periti agrari laureati in occasione della presentazione (avvenuta a Roma, presso la sala stampa della Camera dei deputati, lo scorso 28 settembre) del 18esimo congresso nazionale della professione, in programma a Barga (Lucca) dal 6 all'8 ottobre. Durante i tre giorni di lavori congressuali verranno approfondite le problematiche, le peculiarità e le opportunità della professione di perito agrario nel contesto nazionale e internazionale, e, in particolare, saranno tema di dibattito i percorsi di produzione agroalimentare, con focus su qualità e sostenibilità nel contesto economico ambientale e salvaguardia del suolo. Nello specifico, tre le macro aree di approfondimento: produzione, trasformazione, commercializzazione e qualità. Al termine dei lavori sarà presentata la carta delle “filiere agroalimentari”.
<<Per tre giorni il Collegio interprovinciale della toscana -ha spiegato Giulia Parri presidente del Collegio interprovinciale dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Lucca, Pisa, Pistoia, Livorno e Massa Carrara- ospiterà l'evento del congresso nazionale della categoria. Il nostro territorio, famoso nel modo per l'eccellenza dei suoi prodotti agricoli, sarà protagonista delle tematiche riguardanti le filiere agroalimentari e non solo. L'obiettivo è quello di creare un evento che possa permettere un trasferimento delle conoscenze e competenze dal professionista al mondo agricolo>>.
Sul tema dell'innovazione è intervenuto Filippo Ninci consigliere Cnpa: <<la nostra figura professionale può essere una figura capace di conferire innovazione agli agricoltori. Noi cerniera tra produzione e consumatori>>. Dello stesso avviso anche Benanti che, collegandosi a Ninci, ha affermato quanto il perito agrario stia diventando una figura professionale sempre più moderna e innovativa di cui l'agricoltura non può fare a meno. Infine, a conclusione della giornata di presentazione, il presidente della commissione agricoltura Luca Sani ha sottolineato che le istituzioni sono pronte ad accompagnare l'attività dei periti agrari, professionisti in grado di dare un importante contributo al processo in atto di una nuova e crescente attenzione verso cibo, agricoltura, ambiente e sostenibilità.