Da luglio, ossia dai nuovi raccolti, sui banconi dei supermercati compariranno sacchetti di patate distinti da un nuovo e originale logo: due patate stilizzate che ricordano le Torri di Bologna. Lo vediamo nella foto pubblicata qui sotto. È il logo del prodotto ottenuto e protetto da un nuovo consorzio di tutela, nato in questi giorni, il Consorzio di tutela della Patata di Bologna Dop.
Più precisamente il Consorzio della Patata di Bologna dop si è oggi trasformato in Consorzio di tutela della Patata di Bologna Dop. Spiega Alberto Zambon, presidente del Consorzio: «Siamo in conclusione di un percorso burocratico durato quasi 16 anni che ha visto come primo traguardo l’ottenimento della dop nel 2012; è stata la prima patata italiana insignita della dop. E oggi è stato raggiunto il secondo traguardo, la nascita del Consorzio di tutela, con il riconoscimento Mipaaf ottenuto il 28 dicembre scorso».
Commenta ancora Zambon: «Si tratta della naturale evoluzione del riconoscimento di un prodotto che, come tutte le denominazioni di origine, è prima di tutto una proprietà intellettuale del territorio. Un prodotto che è un’espressione dell’alto livello di aggregazione del sistema pataticolo bolognese. La patata di Bologna dop è frutto della tradizione agricola locale, di areali vocati, di sapienza produttiva, di innovazione e impegno costanti».
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