Il Parlamento europeo, con soli 13 voti di differenza, ha dato via libera al divieto di utilizzare prodotti fitosanitari nelle aree a "interesse ecologico" previste dal greening. Con il via libera alla risoluzione, entra in vigore l'atto delegato della commissione europea, in base al quale non si potranno più fare colture azoto-fissatrici nella Efa (Ecological focus area).
La decisione è stata accolta con rammarico da Confagricoltura che aveva chiesto agli europarlamentari di votare contro la proposta della Commissione, sostenendo anche il parere della Commissione Agricoltura che già si era espressa contro un provvedimento che può limitare la produzione di proteine vegetali, di cui l’Europa ha fortemente bisogno.
«Le “aree di interesse ecologico” – spiega Confagricoltura – sono il 5% delle superfici aziendali che gli imprenditori agricoli si impegnano a lasciare incolte o che destinano alla coltivazione, anche con colture azotofissatrici o colture intercalari di copertura (cover crops). È questo uno dei principali impegni degli agricoltori beneficiari dei pagamenti diretti della Pac nell’ambito del cosiddetto greening o “inverdimento”.
Confagricoltura ha ringraziato i 363 parlamentari europei, molti dei quali italiani, che hanno sostenuto il rigetto della proposta di regolamento della Commissione secondo gli auspici dell’Organizzazione.
«Per appena 13 voti non si è espressa una maggioranza qualificata per il veto al provvedimento - ha detto Confagricoltura, ma c’è una maggioranza sostanziale di cui ci aspettiamo che la Commissione tenga conto».
«La natura ha vinto contro i pesticidi grazie al voto del parlamento europeo, dove non si è raggiunto il quorum necessario per cancellare il divieto di uso di pesticidi nella aree di interesse ecologico -, sottolinea invece la Coalizione italiana stop Glifosate -. Gli agricoltori che coltivano una superficie ampia non potranno avvelenare le Efa se vorranno accedere ai ”pagamenti ecologici'', il cosiddetto greening, che rappresentano il 30% del bilancio del primo pilastro della Pac».