Giovani e agevolazioni
sull’acquisto
di terreni trovano
spazio nella Legge di stabilità
2014. Con la speranza che
nel corso dell’iter parlamentare
di approvazione l’impianto
riesca ad agganciare
altre misure per il settore.
L’intervento più atteso
era quella della cosiddetta
piccola proprietà contadina
(si veda altro servizio a pag.
17), uno sconto sull’acquisto
di terreni da parte di imprenditori
agricoli professionali
e coltivatori diretti iscritti
nella gestione previdenziale
agricola Inps. Per questi
dunque l’imposta ipotecaria
si tornerà a pagare all’1%
contro il 9% deciso dal governo
Monti. In questo modo
gli agricoltori vengono risarciti
dal precedente trattamento
che aveva portato per
tutti l’imposta ipotecaria al
9% con uno sconto forte (dimezzamento)
per tutti e un
aggravio dall’1% al 9% appunto
per i «professionisti
agricoli». Ora invece la situazione
si ribalta: coltivatori
diretti e Iap tornano all’1%,
mentre l’imposta ipotecaria
per i non agricoli sale al 12
per cento.
Un’altra misura importante
è finalizzata a favorire i
giovani e quindi il turn over
nei campi. Scatta infatti un
trattamento di favore per
l’affitto agli under 40. Oggi
con la fine dell’equo canone
i canoni di affitto, salvo deroghe,
sono liberi. E soprattutto
negli ultimi tempi si è
notata una propensione alla
lievitazione dei canoni. Un
fenomeno determinato spesso
da imprenditori anche di
regioni vicine a caccia di terreni
per via dei titoli Pac. E
così in più occasioni si è
assistito alla presentazione
di buste chiuse con offerte
stratosferiche. In regioni come
Marche, Umbria e Lazio
si è assistito a un incremento
fuori mercato dei canoni. Da
qui l’avvio di un provvedimento
finalizzato a calmierare
i canoni per i giovani.
In pratica secondo il testo
approvato dal Consiglio dei
ministri i Comuni, che sono
i principali detentori di terreni
(usi civici), decidono l’affitto
a un prezzo equo e avviano
così un’asta libera. Ma
se a rispondere sarà un under
40 allora il Comune deve
concedere in affitto il
terreno al costo base. Se
poi a farsi avanti sono più
giovani imprenditori si
procede al sorteggio. Senza
dunque ritocchi sui canoni.
Si tenta così di evitare
il rischio di esplosione
delle quotazioni che penalizza
soprattutto le giovani
leve dell’agricoltura.
Per evitare speculazioni
quindi si mette un freno ai
rialzi delle aste. E soprattutto
si crea una corsia che permette
ai giovani di scalzare
tutti i «pretendenti» al fondo
agricolo.
Sempre per i giovani sono
entrate altre due norme,
una per affermare la priorità
degli under 40 nell’accesso
alle garanzie Ismea e l’altra
per la ricognizione di tutti i
beni demaniali da vendere o
affittare.
Una questione ormai vecchia
e che torna in primo
piano, ma con gli stessi punti
interrogativi delle precedenti
versioni varate anche
nel precedente governo Monti.
Legati in particolare alla
reale disponibilità delle terre
demaniali.
Rifinanziato con 120 milioni
anche il Fondo di solidarietà,
mentre come già annunciato
è arrivata la prima
trance di 5 milioni del finanziamento
di 51 milioni stanziato
per il settore bieticolo
saccarifero. Sono anche arrivati
i fondi (30 milioni) per
la 499 ed è stato così possibile
trovare le risorse per
l’Expo 2015. Assicurata anche
la quota di cofinanziamenti
dai 9 ai 10,4 miliardi
per lo sviluppo rurale (20,8
miliardi totali per 7 anni).
Dal Mipaaf fanno anche notare
i 10 miliardi assegnati
al fondo di rotazione al quale
possono accedere anche i
programmi agricoli.
È invece saltata la correzione
che doveva ripristinare
l’esonero di tutti gli adempimenti
della contabilità Iva
per i produttori con giro d’affari
inferiore ai 7mila euro, i
cosiddetti «minimi».
Per il ministro delle Politiche
agricole De Girolamo è
l’ulteriore prova dell’attenzione
del Governo per il
mondo agroalimentare e della
pesca, «con misure importanti
– ha dichiarato – che
andranno a beneficio delle
piccole e medie imprese del
comparto e che favoriscono
anche il ricambio generazionale.
Si tratta di decisioni
ancora più rilevanti in una
fase economica come quella
che attraversiamo, perché è
necessario mettere le basi
per una crescita più stabile
sul medio periodo, facendo
sempre i conti con le risorse
a disposizione».