Il ministro Maurizio Martina e il presidente dell’Abi Antonio Patuelli hanno firmato un protocollo d’intesa per il rilancio del settore lattiero caseario che contiene una moratoria di 30 mesi dei debiti bancari degli allevatori italiani. L’accordo prevede la sospensione dei pagamenti dei mutui sottoscritti dalle imprese zootecniche «attraverso le misure del Fondo latte per la ristrutturazione dei debiti degli allevatori e l’Accordo per il credito 2015». Per le banche aderenti è prevista anche la possibilità di offrire condizioni migliorative rispetto a quelle stabilite dall’intesa Mipaaf-Abi.
Questa moratoria di trenta mesi sui mutui degli allevamenti verrà finanziata con il “Fondo latte” annunciato dal ministro Martina a febbraio 2015 nell’ambito di un più ampio “Piano straordinario per il latte”, fondo al quale è stata data concretezza quantitativa con la legge di Stabilità 2016. Si tratta del fondo di 108 milioni di euro complessivi, per tre anni e per due filoni di intervento.
Il primo filone, 43 milioni di euro per tre anni, riguarda il finanziamento di misure a favore della qualità e della competitività della produzione lattiera (aumento della longevità delle vacche, miglioramento del benessere animale, studi sulla resistenza genetica alle malattie, riduzione dell’uso di antibiotici). Il secondo filone del Fondo riguarda la ristrutturazione dei debiti bancari degli allevatori e conta su 65 milioni di euro, sempre su un triennio.
Le imprese che non accedono ai benefici del Fondo Latte, anche appartenenti ad altri comparti del settore agroalimentare, possono comunque ottenere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo, secondo quanto previsto dall’Accordo per il Credito 2015 o alle condizioni migliorative che sono in via di definizione da parte del Ministero con le singole banche.
“Servono risposte nuove - ha dichiarato Martina - a una delle più forti crisi strutturali nel settore lattiero europeo e questo accordo per la moratoria dei mutui per due anni e mezzo è un passo concreto in avanti. Ora lavoriamo perché le singole banche possano offrire condizioni ancora migliori, venendo incontro alle esigenze di un settore strategico».
La sospensione cumulativa per 30 mesi del pagamento di mutui, ha aggiunto Patuelli, «è una delle iniziative comuni per favorire la ripresa nel nuovo contesto competitivo. L’intesa mira anche a diffondere una maggiore conoscenza delle soluzioni e a indicare la possibilità che i benefici possano essere cumulati per realizzare il massimo vantaggio per le imprese. Il protocollo prevede inoltre la costituzione con il ministero di uno specifico tavolo tecnico per definire le modalità di trasformazione dell’attuale garanzia sussidiaria Ismea in uno strumento di mitigazione del rischio di credito coerente con Basilea. Lo stesso tavolo elaborerà proposte su nuovi strumenti di garanzia per favorire l’accesso al credito delle imprese agricole».
La moratoria è stata salutata con soddisfazione dalle organizzazioni professionali. Luigi Barbieri, presidente della Federazione produttori latte bovino di Confagricoltura: «Finalmente un provvedimento concreto che va incontro alle necessità di tesoreria dei nostri allevatori. Una misura che avevamo richiesto come Confagricoltura e davvero atteso, che consentirà di dare liquidità immediata alle imprese». Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia: «Un’importante boccata di ossigeno per le nostre aziende zootecniche, che stanno vivendo una crisi di dimensioni epocali. In Lombardia il credito agricolo vale oltre 8 miliardi di euro, per tre quarti in operazioni a lungo termine».
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