Sono positivi i primi dati dell’Istat che oggi hanno confermato un balzo in avanti dell’1,8% del valore aggiunto agricolo nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2015. Un incremento che è più che doppio rispetto all’aumento del Pil nazionale (+0,8%).
Come evidenziano le elaborazioni del Centro Studi di Confagricoltura anche il primo semestre dell’anno per il valore aggiunto agricolo, a prezzi costanti, ha visto un incremento dell’1,3% per cento rispetto al primo semestre del 2015; un aumento significativo che prosegue il trend di miglioramento dei conti del settore che già avevano segnato un +3,8% del valore aggiunto di settore rispetto al 2014.
«In questi primi mesi dell’anno è stata creata più ricchezza nel settore agricolo – commenta Confagricoltura – a conferma di alcune tendenze positive dei mercati che, se si eccettuano le situazioni di particolare crisi, stanno reagendo e migliorando le ragioni di scambio per gli agricoltori con un positivo effetto sulla redditività, data da una contenuta flessione di alcune voci di costo, in particolare di quelle legate al mercato petrolifero».
Rimane da verificare se questa tendenza proseguirà anche nel secondo semestre, considerando le forti difficoltà che purtroppo stanno attraversando alcune filiere strategiche dell’agricoltura italiana.