Suini, cinque mosse contro la crisi

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Compensazione Iva, moratoria debiti, marchio, sostegno export, promozione

Dopo il piano suinicolo lanciato dall’allora ministro Luca Zaia nel 2008, i cui punti ancora oggi devono trovare completo, e dopo anni di andamento altalenante del mercato suinicolo, al punto che i classici andamenti sinusoidali dei prezzi su base triennale sono ormai un puro esercizio accademico, ora si propone di risolvere la situazione il ministro delle Politiche agricole in carica, Maurizio Martina.

Nei giorni scorsi Martina ha dunque presieduto il Tavolo della filiera suinicola, che si è tenuto a Brescia, nel cuore di una Lombardia che vanta 4,5 milioni di maiali cresciuti su un totale di circa 8 milioni Made in Italy. E ha lanciato un piano di azione che si articola in cinque mosse rivolgendosi sia ai produttori, in forte crisi di liquidità e molti dei quali ormai convertiti alla soccida, sia alla filiera produttiva nel suo complesso.

Piano che vedrà una campagna promozionale sostenuta sul piano economico in parte da Ismea, con lo scopo di far conoscere la carne suina italiana. Non manca l’obiettivo di creare una sorta di marchio-ombrello, sulla scorta di quanto da anni ha fatto la Francia, con il famoso Label Rouge. Ma anche il Regno Unito con il suo Red Tractor ha fatto scuola nella promozione del Made in Britain.

 

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Suini, cinque mosse contro la crisi - Ultima modifica: 2016-06-24T12:58:23+02:00 da Sandra Osti

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